Milano

Moratti: distinguere tra proteste pacifiste e idee antisemite

"Ha fatto molto bene la rettrice della Bicocca a confermare le collaborazioni sia con le università israeliane che con quelle palestinesi"

Moratti: distinguere tra proteste pacifiste e idee antisemite

"La situazione negli atenei italiani è molto delicata. Bisogna distinguere tra proteste pacifiste e idee antisemite, ma è fondamentale che i luoghi di studio e ricerca restino uno strumento di pace". Lo spiega Letizia Moratti, ex ministra dell'Istruzione e dell'Università, ex sindaca di Milano e oggi candidata alle Europee per Forza Italia, in un'intervista alla Stampa dove commenta le tensioni negli atenei per il conflitto tra Israele e Hamas. "In più di una situazione sono mancate la tolleranza e il rispetto della persona. Nessuno può arrogarsi il diritto, soprattutto nelle università, di togliere la parola a chi la pensa in modo diverso - prosegue - Io sto con la ministra Bernini: bisogna fermare chi sfonda le vetrate e chi minaccia qualcuno con la violenza, sia essa fisica o verbale".

Moratti: distinguere tra proteste pacifiste e idee antisemite

Le università secondo l'ex ministra "devono sempre essere luoghi di dialogo, ponti. Tante nostre università, infatti, collaborano con atenei di Paesi i cui regimi sono lontani dai nostri principi democratici. Io penso che la ricerca scientifica, la cultura e l'arte non abbiano nulla a che vedere con le prese di posizioni tra le due parti in conflitto e che l'università non debba entrare in guerra". "Ha fatto molto bene la rettrice della Bicocca e presidente della Conferenza dei rettori italiani Giovanna Iannantuoni a confermare le collaborazioni sia con le università israeliane che con quelle palestinesi", conclude. 








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