Milano

Moreschi chiude: i dipendenti scrivono al testimonial Stefano Accorsi

Redazione

I dipendenti del calzaturificio Moreschi, in crisi aziendale con 59 licenziamenti in vista, chiedono aiuto a Stefano Accorsi, nuovo volto del brand

Moreschi chiude: i dipendenti scrivono a Stefano Accorsi, testimonial del brand

I dipendenti del calzaturificio Moreschi di Vigevano, in crisi con 59 licenziamenti in vista, si rivolgono a Stefano Accorsi, nuovo testimonial del brand. In una lettera aperta, chiedono all'attore di prestare attenzione alla loro difficile situazione, sottolineando le mancate retribuzioni e le criticità legate al nuovo fondo proprietario "Hurley" amministrato dal dottor Guido Scalfi. Questo fondo svizzero interviene in aziende in ristrutturazione o difficoltà finanziarie: "Abbiamo appreso che lei sta pubblicizzando le 'scarpe Moreschi'. Ovviamente nulla di illegittimo, anzi auspichiamo che le venga riconosciuto il compenso pattuito, visto che ai dipendenti non succede. Volevamo informarla della nostra situazione: dal 2020 la nuova proprietà Moreschi è detenuta al 100% dal "Fondo Hurley" scrivono i dipendenti.  

"Ecco come si distrugge un'azienda storica": la denuncia dei lavoratori 

Nel 2020, con il cambio di proprietà, i dipendenti del calzaturificio Moreschi a Vigevano sono passati da 217, prevalentemente donne, a soli 80. È in corso un'altra procedura di licenziamento collettivo che coinvolge 59 persone, tutte del reparto produzione. Le 'scarpe Moreschi' non vengono più prodotte a Vigevano; la produzione è stata esternalizzata altrove. La lettera prosegue: "Inoltre hanno venduto l'immobile per un valore di 15 milioni di di euro e pare che nel mese di settembre dovrebbero lasciare l'immobile e l'intera area". Gli ex dipendenti attendono ancora di ricevere le spettanze di fine rapporto e il TFR, mentre quelli ancora in servizio non hanno ricevuto lo stipendio di febbraio e marzo. Le quote dovute ai fondi pensione integrativa non sono state versate dal gennaio 2021. "Questo rappresenta un esempio di come uno stabilimento storico di Vigevano, insieme alle aziende dell'indotto, venga distrutto, gettando intere famiglie nella disperazione."
 


 








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