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Milano
Morta per dissanguamento dopo aborto: tre medici a processo

Morta per dissanguamento dopo aborto: tre medici a processo

Morta per dissanguamento a 40 anni durante un intervento di raschiamento con perforazione dell'utero dopo un aborto spontaneo: la madre e il compagno della vittima, che ha perso la vita il 12 aprile 2018, si sono costituiti ieri parte civile nell'udienza preliminare, davanti al gup di Milano Roberto Crepaldi, a carico di tre ginecologi dell'Humanitas di Rozzano. L'inchiesta è per il reato di omicidio colposo ed è nata dalla denuncia del compagno della donna

Lo scorso anno la donna, ricostruisce Ansa, perse il bimbo che portava in grembo in modo spontaneo alla nona settimana di gravidanza. Su consiglio della sua ginecologa di fiducia, si reco' all'Humanitas per il raschiamento. Durante l'intervento, ci fu una complicazione, la perforazione dell'utero, che le causo' un'importante emorragia che i tre medici, pero', non sarebbero stati in grado di gestire nell'emergenza. I medici hanno proceduto con le trasfusioni di una serie di sacche di sangue senza capire, pero', che per salvare la donna andava asportato l'utero al massimo in mezz'ora. Quando, poi, hanno deciso di procedere con la isterectomia, cioe' la rimozione dell'utero con la tecnica della laparotomia, era troppo tardi. A nulla e' servito l'intervento dell'equipe di chirurgia generale.

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