Milano
Morto Emanuele Severino, filosofo lombardo 'dell'essere eterno'

L'accademico era malato da tempo. Laureatosi all'Universita' di Pavia, è stato docente all'Universita' Cattolica del Sacro Cuore di Milano
Morto Emanuele Severino, filosofo lombardo 'dell'essere eterno'
Una filosofia della risposta. Non c'e' miglior definizione per sintetizzare il pensiero di Emanuele Severino, nato a Brescia il 26 febbraio 1929 e scomparso lo scorso 17 gennaio. Il suo pensiero puo' essere considerato un costante tentativo di rifissare quei paletti filosofici fatti saltare da Martin Heidegger. Non e' un caso, infatti, che Severino si sia occupato del filosofo tedesco gia' nella sua tesi di laurea all'Universita' di Pavia nel 1950. A causa della mancanza di soluzione ai problemi posti, Heidegger viene considerato come il pensatore che piu' sistematicamente ha declinato la filosofia come modalita' interrogativa del pensiero. Tanto che dopo di lui si parla di "pensiero debole". La ricerca filosofica di Severino, invece, ha cercato fin dall'inizio di indicare il contesto in cui la problematicita' heideggeriana poteva non restare in sospeso. L'accademico e compositore italiano era malato da sei mesi. I funerali si sono gia' svolti, come disposto dallo stesso Severino nel suo testamento in forma privata, in cui si prevedeva anche di diffondere la notizia della morte solo dopo tre giorni.
"Un lombardo che ha scritto la storia della filosofia e della cultura di buona parte del Novecento nel nostro Paese. Stimatissimo anche oltre i confini nazionali, da presidente del Consiglio regionale ho avuto l'onore e il piacere di insignirlo del 'Sigillo Longobardo', onorificenza quanto mai opportuna e meritata", questo il commento del presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana.