Milano

Morto in gita, l'avvocato: "Forse già senza vita prima della caduta"

Ad oltre un mese di distanza dalla tragica morte di Domenico Maurantonio, studente padovano precipitato dal quinto piano dell'hotel di Milano in cui alloggiava assieme ai suoi compagni di classe per una gita ad Expo, ancora molti sono i punti oscuri. E gli accertamenti extragiudiziali che ha avviato Eraldo Stefani, legale dei genitori del ragazzo, assieme ad alcune sue congetture su quanto accaduto, sembrano destinate ad aumentare, invece che ridurre, i dubbi. La raccolta di ulteriori elementi tra le camere dell'albergo è avvenuta con l'intenzione di giungere ad una "completa ricostruzione della distribuzione dei compagni". Sarebbero inoltre emerse nuove tracce di feci riconducibili a Maurantonio all'esterno della finestra. "Allo stato - argomenta il legale - l'unica certezza è che Domenico non si è suicidato ma serve fare chiarezza perche troppe voci e indiscrezioni stanno girando senza che si abbia l'autentica percezione del caso". Ma l'avvocato ha anche aggiunto: "Mi rendo conto che l'ipotesi possa sembrare inquietante, ma al momento non si può escludere che qualcuno abbia usato il telefono di Domenico dopo la sua morte. così come non possiamo affermare con assoluta certezza nemmeno che il ragazzo fosse vivo nel momento in cui è caduto dalla finestra".







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