Milano
Morto in gita, parlano i compagni: "Al quinto piano c'era un uomo..."
"Al quinto piano si aggirava un uomo. Le ragazze che hanno dormito nella camera 531, vicina alla finestra dalla quale Domenico sarebbe caduto, quando erano salite la prima volta in camera, verso le 23.30, avevano avuto difficoltà ad aprire la porta. Quell'uomo è arrivato alle loro spalle, ha preso la tessera e le ha aiutate. Lo hanno rivisto quando sono scese verso le 2.30: era ancora vicino alla finestra. Era sui 50 anni, senza capelli, con la barba. Non ha mai detto una parola". Così al settimanale Panorama parlano i compagni della classe di Domenico Maurantonio, lo studente padovano morto in gita a Milano, cadendo dal quinto piano di un albergo.
"DOMENICO ERA ALLA MIA SINISTRA"/ I ragazzi rompono il silenzio e raccontano minuto per minuto i fatti della notte tra il 9 e il 10 maggio. Il settimanale li ha incontrati tutti insieme per ascoltare la loro versione, pubblicata in esclusiva nel numero in edicola da giovedì. Un compagno di stanza racconta: "Domenico prima di mettersi a letto è andato a lavarsi i capelli. La porta del bagno aveva la serratura, ma senza chiave: non si poteva chiudere né da dentro né da fuori". Sono in tre nel letto matrimoniale, Domenico è in mezzo. Sono le 5,30 del mattino. "L'ultima cosa che ricordo è che mentre mi addormentavo avevo Domenico alla mia sinistra. Indossava una maglietta e dei pantaloncini scuri".
"QUALCUNO POTREBBE AVERGLI FATTO QUALCOSA"/ Il racconto riprende brevemente alle 6,30. "Avevo la luce sulla faccia, mi sono svegliato, ho notato l'assenza di Domenico, ho pensato fosse in bagno, mi sono riaddormentato". Che cosa è successo a Domenico? "Noi che lo conoscevamo, escludiamo che possa essersi suicidato. Era sereno, faceva progetti per il futuro. Era uno con la testa a posto. Qualcuno potrebbe avergli fatto qualcosa, ma certo non può essere entrato in camera per sequestrarlo".