Milano

Morto l'artista Christo, fece camminare migliaia di visitatori sul Lago d'Iseo

The Floating Piers, la sua passerella sul lago di Iseo, nel 2016 fece arrivare in Lombardia migliaia di turisti provenienti da tutto il mondo

Morto l'artista Christo, fece camminare migliaia di visitatori sul Lago d'Iseo

Christo Vladimirov Javacheff, noto come Christo, e' morto oggi nella sua casa di New York City. Aveva 84 anni. L'annuncio e' stato dato dalla pagina Facebook Christo and Jeanne-Claude Official. "Christo ha vissuto al massimo la sua vita, non solo sognando cio' che sembrava impossibile ma realizzandolo - si legge nell'annuncio - Le opere d'arte di Christo e Jeanne-Claude hanno riunito le persone nelle esperienze condivise in tutto il mondo, e il loro lavoro continua a vivere nei nostri cuori e nei nostri ricordi". Christo era nato il 13 giugno 1935 a Gabrovo, in Bulgaria. Lascio' il suo Paese nel 1957, prima per Praga e poi Vienna e quindi Ginevra. Nel 1958 ando' a Parigi, dove incontro' Jeanne-Claude Denat de Guillebon, non solo sua moglie, ma anche compagna di vita nella creazione di opere d'arte. 

Una delle più grandi imprese di Christo è stata realizzata in Italia. Nel 2016 l'artista ha progettato sul Lago d'Iseo "The floating piers", installazione consistente in un pontile provvisorio che per 16 giorni, dal 18 giugno al 3 luglio 2016, ha collegato Sulzano alle isole di Montisola e San Paolo, richiamando oltre un milione e mezzo di visitatori. L'opera era costituita da una serie di passerelle installate sulla sponda bresciana del lago d'Iseo, che permettevano ai visitatori di camminare appena sopra la superficie dell'acqua del lago. Le passerelle galleggianti sono state realizzate con circa 220.000 cubi di polietilene ad alta densità e ricoperte da 100.000 metri quadrati di tessuto giallo brillante. Il progetto definitivo ha previsto passerelle galleggianti larghe 16 metri, digradanti ai lati, per una lunghezza complessiva di 3 chilometri. Il percorso proseguiva per 1,5 chilometri lungo le strade pedonali di Sulzano e Monte Isola. Dopo la mostra, tutti i componenti sono stati rimossi e riciclati. 







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