Moschea a Milano,c'è già il nuovo iter. Il Comune promette: "La costruiremo"
48 ore dopo lo stop al bando parte il nuovo iter del Comune. La promessa: "La moschea si farà". Ripartono subito le polemiche con l'opposizione
Lo stop del Comune di Milano al bando sulle moschee sembrava aver chiuso, almeno il momento, una delle questione più spinose per la città e la nuova amministrazione guidata da Beppe Sala. E invece il caso, e la polemica, è ancora aperto. Il piano moschee è infatti già pronto a ripartire. Gli uffici comunali hanno inziato a lavorarci da subito e il nuovo iter sarà annunciato e definitivamente avviato entro venerdì, a 48 ore dalla revoca del piano precedente. A confermarlo sono stati Anna Scavuzzo, vicesindaco con delega ai Rapporti con le comunità religiose, e Pierfrancesco Maran, assessore all’Urbanistica.
"Venerdì – ha spiegato Maran a Il Giorno – pubblicheremo una sorta di avviso nel quale inviteremo chiunque voglia aprire un luogo di culto a farsi avanti presentando agli uffici comunali istanze d’interesse". Da settembre, contestualmente alla fase di raccolta di tali istanze, si avvierà la stesura del piano: "Occorrerà almeno un anno prima che lo si possa chiudere" anticipa Maran.
Da destra sono già pronte a ripartire le polemiche. "Una moschea a Milano? Continuo a leggere dichiarazioni confuse ma soprattutto inesatte. Con una battuta, verrebbe da dire che 'c'é chi fa lo scemo per non pagare dazio'. Intendo dire che a Palazzo Marino dovrebbero avere l'onestà intellettuale di ammettere finalmente che il bando per l'assegnazione di nuovi spazi era irregolare anche prima che la Regione approvasse la nuova legge sulla realizzazione dei luoghi di culto e che tutto è stato costruito ad hoc per evidenti motivi propagandistici. Adesso, appunto, qualcuno deve pagare dazio verso chi ha creduto alle promesse elettorali". Lo ha dichiarato l'assessore al Territorio di Regione Lombardia, Viviana Beccalossi. Insomma, altro che chiuso: il caso moschee è pronto a ripartire.