Moschee, Beccalossi: d'estate diventano asili non autorizzati
La denuncia: d'estate si arriva addirittura a tollerare centri estivi per bambini non autorizzati all'interno delle moschee abusive
Moschee, la denuncia di Viviana Beccalossi: 'D'estate diventano asili non autorizzati'
"Continuano senza sosta le segnalazioni di moschee abusive a Milano. E d'estate, poi, si arriva addirittura a tollerare centri estivi per bambini non autorizzati. Ormai si è superato ogni limite di decenza: i cittadini sono esasperati". Lo ha affermato l'assessore regionale al Territorio, Urbanistica, Difesa del suolo e Città metropolitana Viviana Beccalossi, incaricata dal presidente Maroni di intraprendere tutte le iniziative utili al contrasto del radicalismo islamico, in merito alla vicenda dello stabile di via Cavalcanti, che ospita un centro islamico non autorizzato con un asilo per i più piccoli.
Dopo le proteste dei cittadini per la moschea abusiva di via Faa' di Bruno, ora ecco il caso di via Cavalcanti - si legge in una nota della Beccalossi - dove, contravvenendo alle più elementari regole di convivenza e di sicurezza, entrano ed escono centinaia di extracomunitari, senza alcun tipo di controllo. Sbagliare è umano, perseverare è diabolico. Ancora una volta il Comune di Milano fa orecchie da mercante e tollera l'esistenza di un luogo di culto abusivo, con tanto di asilo fuori legge. Un comportamento incomprensibile e che dimostra la mancanza di collaborazione, da parte della Giunta Sala, nel cercare di combattere l'illegalità". L'assessore rileva che nei mesi scorsi il Comune di Milano, alla richiesta di Regione Lombardia di avere la mappatura dei luoghi di culto, aveva risposto "in maniera frettolosa ed evasiva, evidenziando solo alcuni aspetti tecnico-burocratici". "Se si vuole davvero combattere l'illegalità e permettere ai cittadini onesti di vivere in tranquillità - ha concluso Beccalossi - è necessario che i sindaci compiano tutti i passi necessari far rispettare la Legge regionale sui luoghi di culto. Un compito che spetta a loro e solo a loro e che non possono continuare a far finta di ignorare". M