Milano
Moschee, il Caim: “Una maggioranza diversa? Pronti a combattere”
di Fabio Massa
Ancora una volta si riaccende la questione moschee. Questa volta il dibattito è interno al Pd, con il membro della segreteria Maryan Ismail che ha contestato la modalità di assegnazione degli spazi agli islamici, e che se la è preso soprattutto con il Caim. Davide Piccardo, coordinatore del Caim, risponde su Affaritaliani.it: “Massima trasparenza ed evidenza. Se avevano altri progetti potevano presentarli. Grati a giunta Pisapia, ha instaurato il dialogo. Il futuro? Dipenderà da quanto sarà preponderante la Lega Nord, ma noi siamo pronti a qualunque battaglia”. L’INTERVISTA DI AFFARITALIANI.IT
Coordinatore Piccardo, all’interno del Pd Maryan Ismail polemizza sul modo in cui è stata gestita la questione moschee.
Mah, che stranezza. E’ stato fatto un bando pubblico, tutte le associazioni religiose di Milano hanno avuto la possibilità di partecipare. Chiunque avesse un progetto diverso avrebbe potuto benissimo presentarlo al bando.
Quindi, una polemica sterile.
Assolutamente sì. Di fronte all’evidenza di un bando pubblico non c’è più niente da dire. Non ho visto progetti presentati da altri, da quelli che oggi criticano.
Una domanda però sorge spontanea: perché tutti ce l’hanno sempre con il Caim?
E’ come la Juventus, quando vinci ce l’hanno sempre con te. Battute a parte, abbiamo fatto un grosso sforzo per federare un mondo per sua natura molto complesso. Non si riesce mai a trovare l’unanimità, ma una maggioranza rappresentativa sì. Le nostre realtà hanno dovuto concorrere con un bando pubblico. Chiunque può fare un accesso agli atti e verificare.
Quando si comincia a lavorare?
Abbiamo ancora un po’ di tempo per presentare il progetto definitivo. Sulla base del progetto definitivo, c’è tutta una prima fase con la bonifica dell’area. L’iter non sarà breve.
Ovviamente non si concluderà con questa giunta. Non avete paura che una maggioranza diversa a Palazzo Marino possa cambiare le carte in tavola?
Noi non abbiamo paura in generale. Questo percorso è stato pieno di ostacoli ed è una battaglia più culturale che materiale. Se fosse solo la questione di costruire una moschea forse non ci danneremmo così tanto. Tutto il lavoro che stiamo facendo riguarda l’affermazione di un diritto costituzionale degli italiani.
Non ha risposto alla domanda: questa coalizione vi dà oppure no più garanzie di una maggioranza di segno opposto?
E’ una evidenza che con questa maggioranza si è aperto un dialogo che non c’era prima. Un merito ce l’ha questa amministrazione Pisapia. Per il futuro dipende dal ruolo che potrebbe avere la Lega Nord in una maggioranza di segno opposto. In termini storici generali i passi avanti li abbiamo visti con questa amministrazione, non con altre.
Esiste sempre il tema dei costi e di chi finanzia l’opera. Che non costa poco…
Dipende: la Grande moschea di Mosca è costata 100milioni di euro. Noi spenderemo un decimo. Sulle preoccupazioni riguardanti da dove arriva il denaro, girano troppe stupidaggini: nessuno come noi è sotto l’occhio attento delle forze di polizia. Il fatto che tutti noi siamo perfettamente incensurati, immacolati, la dice lunga. Renderemo comunque trasparente tutto il percorso dei finanziamenti, non abbiamo nessun problema. In uno stato di diritto comunque c’è qualcuno che è preposto ai controlli. Ogni finanziamento estero viene tracciato. C’è tanta attenzione, i timori sono sia infondati che strumentalizzati a fini politici.
@FabioAMassa