Mostre Milano, ecco il cartellone 2019. Il fulcro è Leonardo, poi Robot 2020
Il 2019 milanese e' in gran parte dedicato al genio di Leonardo
Mostre: Milano, in 2019 fulcro e' Leonardo, poi arriva Robot 2020
Il 2019 milanese e' in gran parte dedicato al genio di Leonardo, che a 500 anni dalla sua morte viene celebrato con una serie di progetti che dal Castello Sforzesco si 'allargano' alla citta'. Ma accanto a questo evento articolato, il palinsesto culturale, illustrato a Palazzo Reale dal sindaco Giuseppe Sala e dall'assessore alla Cultura Filippo Del Corno, prevede anche quattro grandi mostre dedicate ad Antonello da Messina, Jean Auguste Dominique Ingres, Giorgio De Chirico ed Emilio Vedova, a Palazzo Reale. Mentre il Mudec proporra' una mostra dedicata a Roy Lichtenstein; il museo del Novecento propone approfondimenti su Renata Boero, Marinella Pirello e Lucio Fontana; e il Gam una bella mostra dedicata ad Andrea Ventura. Tra le anticipazioni del 2020 particolarmente interessante e originale e' Robot, al Mudec, la mostra che intende portare i visitatori in un viaggio attraverso la storia dei robot dai primi automi fino alle ultime scoperte della bio-robotica. Come ha spiegato il sindaco Giuseppe Sala "la cultura e' sempre piu' importante in particolare nelle grandi citta' internazionali. Il percorso milanese sta portando a risultati". E questo sia perche' "Milano ha un pubblico che vuole partecipare" e sia perche' "l'offerta culturale e' buona". Affermazioni che trovano riscontro nella recente classifica sulla vivibilita' delle citta' italiane, fatta dal Sole 24 Ore, che ha visto Milano in testa. Tra gli indici positivi spiccava proprio quello sulla cultura, in particolare 'per la spesa pro capite i milanesi sono terzi'. Il palinsesto del 2019 "valorizza la nostra storia - ha osservato Sala - . E' un regalo ai milanesi per ritornare alle nostre origini ed e' anche l'opportunita' per i turisti per capire meglio la citta'. E' una scelta voluta e non casuale che e' giusto fare adesso". Stavolta i luoghi dedicati alla cultura si moltiplicano, alle sedi tradizionali come palazzo Reale e il Castello Sforzesco, si aggiungono l'acquario civico e la casa museo Boschi Di Stefano. Per Sala "e' questa la strada giusta".
"Il pubblico delle mostre e' in crescita costante e i dati lo dimostrano - ha sottolineato l'assessore Del Corno - Le esposizioni devono contribuire alla crescita del patrimonio cognitivo e diffondere conoscenza e sapere con la piu' larga accessibilita' possibile". Tornando al palinsesto, nel 2019 ci sara' un filone tematico molto forte legato a Leonardo, pur nella ricchezza e varieta' della proposta complessiva. Le celebrazioni dureranno tutto l'anno con una serie di progetti espositivi in diversi spazi della citta': dal Castello Sforzesco, sede naturale delle celebrazioni leonardesche in quanto "casa" del genio vinciano durante la sua permanenza a Milano a servizio degli Sforza e "set" di uno dei piu' importanti interventi leonardeschi sopravvissuti al tempo, la Sala delle Asse; a Palazzo Reale, che dedica tre mostre alla sua opera nelle arti e nelle scienze, e a come Leonardo abbia influenzato il modo di rappresentare la realta', da allora in poi; fino al Museo del Novecento, che pone in un insolito dialogo Lucio Fontana e il grande maestro del Rinascimento. In particolare il Castello Sforzesco, oltre a riaprire al pubblico la Sala delle Asse con un intervento multimediale che guidera' i visitatori nella lettura della grandiosa opera ideata per celebrare Ludovico il Moro, proporra' un tour virtuale alla scoperta dei luoghi di Leonardo a Milano, cosi' come l'artista li doveva vivere durante i suoi soggiorni milanesi. Nella Sala dei Ducali, inoltre, sara' esposta una selezione di disegni originali di Leonardo, di leonardeschi e di altri artisti del Rinascimento, provenienti da importanti istituzioni italiane e straniere e legati all'iconografia della Sala delle Asse, in particolare del Monocromo e delle straordinarie tracce di disegno preparatorio emerse recentemente sulle pareti dopo i lavori di studio e restauro.
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