Milano

Mozart ritrova Milano: un'opera inedita debutta nel cuore della città che segnò la sua gioventù

Andrea Muratore

Un manoscritto inedito di Mozart, scoperto a Lipsia, debutta in Italia a Milano. Un omaggio al legame profondo tra il genio austriaco e la città che contribuì alla sua formazione artistica

Mozart ritrova Milano: un'opera inedita debutta nel cuore della città che segnò la sua gioventù

Mozart debutta a Milano. Sembrava difficile poterlo dire nel 2024, ma è così. Domani, nel contesto la "Piccolissima serenata notturna", l'inedita partitura del grande compositore austriaco scoperta a Lipsia poche settimane fa in una biblioteca, sarà eseguita nella sua prima edizione italiana. A ospitare l'esibizione dell'Orchestra Sinfonica di Milano sarà il Teatro Girolamo nella centralissima Piazza Beccaria. L'opera, una serenata composta da un Mozart di poco più di dieci anni prima del viaggio in Italia che dai 13 ai 15 anni il futuro maestro di Salisburgo compì dal 1769 al 1771, mostra la vitalità della produzione di Mozart già in tenera età. Preludio di una carriera che nella giovane vita (1756-1791) portò Mozart a ritagliarsi un posto d’onore nella storia non solo della musica europea ma anche della cultura occidentale di ogni epoca.

Il legame profondo di Mozart con Milano

La storia di Mozart, specie nella gioventù, è intrinsecamente legata a Milano, città in cui visse complessivamente per un anno della sua vita. Mozart, che nei documenti ufficiali della città era italianizzato in "Volgango Amedeo", ha associato all'attuale capoluogo lombardo una fetta importante della sua formazione. Nella Milano dominata dall'Austria degli Asburgo, tra le grandi capitali del pensiero illuminista e moderno, Mozart nella sua vita si formò come uomo e come compositore. Da Giovanni Battista Sammartini, virtuoso musicista, allo scrittore Giuseppe Parini, nel 1770 incontrò molti volti noti della cultura meneghina dell'epoca. Nel 1771, a quindici anni, vide andare in scena per la prima volta proprio a Milano "Ascanio in Alba", un'opera seria con libretto di Parini, e in occasione, nel mese di settembre compose la Sinfonia n.13; due anni dopo Mozart a Milano compose e realizzò il "Lucio Silla".

Un tributo milanese al genio di Mozart

Non poteva dunque essere che Milano a rendere omaggio alla nuova scoperta del Maestro di Salisburgo, a ridare vita al genio creativo di Mozart. Facendolo, peraltro, in un luogo che si trova in una piazza intitolata a Beccaria, altro protagonista di quell’impetuosa stagione culturale e intellettuale che fu l’illuminismo ambrosiano. Tra i più grandi e floridi periodi di sviluppo del pensiero e della coscienza collettiva della storia italiana. A Milano, peraltro, visse e morì nel 1858 Carl Thomas Mozart, secondo dei sei figli del maestro, quattro dei quali non raggiunsero l'età adulta. La salma di Carl, che dedicò la vita intera al culto della memoria paterna lavorando nel contempo come funzionario all'amministrazione contabile del regno lombardo-veneto, riposa oggi al Cimitero Monumentale di Milano. La sua morte, nel 1858, segnò la fine della dinastia del compositore, la cui eredità è, da allora, eternata nella musica. E trova nuova vita proprio all'ombra del Duomo, in un ritorno a casa di un artista che la città può, in fin dei conti, sentire anche un po' suo.








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