Milano
Mps, verdetto ribaltato in Appello: assolti Mussari e Vigni
Mps-Antonveneta: assolti dalla Corte di Appello di Milano l'ex presidente di Mps Giuseppe Mussari e l'ex dg Antonio Vigni
Mps, verdetto ribaltato in Appello: assolti Mussari e Vigni
Sono stati assolti dalla Corte di Appello di Milano l'allora presidente di Mps Giuseppe Mussari e l'allora direttore generale Antonio Vigni condannati in primo grado per le presunte irregolarita' nelle operazioni Alexandria e Santorini, Chianti Classico e Fresh, effettuate, secondo l'accusa, per coprire le perdite provocate dall'acquisto di Antonveneta. Mussari era stato condanno a 7 anni e mezzo mentre Vigni a 7 anni e 3 mesi.
Mps, assolti anche gli altri undici co-imputati
Oltre a Mussari e Vigni, i giudici della seconda sezione penale della Corte di Appello (presidente Angela Scalise) hanno assolto anche le altre 11 persone co-imputate, a vario titolo, di falso in prospetto, false comunicazioni sociali e ostacolo all'autorita' di vigilanza. Tra queste, gli altri ex manager della banca senese: l'ex responsabile dell'area finanza Gianluca Baldassarri, l'ex direttore finanziario Antonio Pirondini e Marco Di Santo, responsabile Alm all'interno dell'area Tesoreria e Capital management della banca senese. E ancora i sei funzionari di Deutsche Bank, tra cui Ivor Scott Dunbar, Michele Faissola e Michele Foresti ed ex manager dell'istituto giapponese Nomura come Sadeq Sayeed, all'epoca dei fatti ceo di Nomura International Plc London.
Mps, gli imputati: "Finalmente giustizia è fatta"
"Finalmente giustizia e' fatta". Cosi' l'avvocato Francesco Centonze, che con la collega Carla Iavarone assiste l'ex dg di Mps Antonio Vigni, ha commentato la sentenza d'appello con cui sono stati assolti, in gran parte nel merito e in parte per prescrizione, tutti gli imputati. Tutti gli avvocati in aula si sono abbracciati, alcuni si sono commossi e hanno espresso la loro "soddisfazione" coi cronisti. "I giudici sono stati coraggiosi", ha detto il legale Francesco Isolabella.
Mps, difesa Mussari: "Per fortuna esiste ancora giudice a Berlino"
"Questo e' il disvelamento di come si esercita il terribile potere di accusa in Italia, dove, per fortuna, esiste ancora un giudice, rintanato a Berlino. L'avvocato Mussari non e' piu' quel che era quando questa vicenda e' iniziata e nessuno gli restituira' nulla. Su questo, forse, dovremmo tutti riflettere". Cosi' in una dichiarazione congiunta gli avvocati Tullio Padovani, Francesco Marenghi e Fabio Pisillo commentando l'assoluzione incassata in appello per il loro assistito, l'ex presidente di Mps Giuseppe Mussari, condannato in primo grado a 7 anni e mezzo dal tribunale di Milano per le presunte irregolarita' nelle operazioni Alexandria e Santorini, Chianti Classico e Fresh.
Mps, Corte d'Appello: "Imputati assolti a formula piena"
E' stata un'assoluzione con le formule piene del 'fatto non sussiste' e del "non costituisce reato" quella incassata dagli ex vertici e manager di Mps, Deutsche Bank e Nomura nel processo di secondo grado in cui erano imputati di false comunicazioni sociali, manipolazione del mercato, ostacolo all'esercizio delle funzioni delle autorita' pubbliche di vigilanza per le presunte irregolarita' nelle operazioni Alexandria e Santorini, Chianti Classico e Fresh, effettuate da Rocca Salimbeni tra il 2008 e il 2012 per coprire le perdite dovute all'acquisizione di Antonveneta. I soli Giuseppe Mussari, ex presidente di Mps, e Antonio Vigni, l'ex direttore generale, e in un solo caso Daniele Pirondini, ex direttore finanziario, sono stati prosciolti con sentenza di "non doversi procedere" per l'intervenuta prescrizione dai tre capi d'imputazione di falso in prospetto. I giudici della seconda sezione penale hanno infine confermato nel resto la sentenza del tribunale del 8 novembre 2019, dove i primi giudici avevano prosciolto gli imputati per altri episodi gia' prescritti allora.