Muore a 96 anni don Barbareschi: Milano perde un simbolo dell'antifascismo - Affaritaliani.it

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Muore a 96 anni don Barbareschi: Milano perde un simbolo dell'antifascismo

Il prete si oppose al regime e salvò la vita a tantissimi ebrei. Per questo fu nominato Giusto fra le Nazioni.

Morto a 96 anni don Giovanni Barbareschi: era Giusto tra le Nazioni

Si è spento ieri, all'età di 96 anni, monsignor Giovanni Barbareschi, medaglia d'argento della Resistenza. A darne notizia è stata l'Anpi provinciale di Milano. Monsignor Barbareschi fu tra i protagonisti del giornale clandestino cattolico 'Il Ribelle', uscito tra il 1943 e il 1945, con Teresio Olivelli, Carlo Bianchi, Claudio Sartori e lo stampatore Franco Rovida.

"Volevamo ribellarci al fascismo e alla Repubblica di Salò - raccontava monsignor Barbareschi - e tutto quello che si poteva fare lo abbiamo fatto". Cosa facesse don Barbareschi per combattere il fascismo è cosa nota. Nella abitazione di via Eustachi 24 a Milano, dove viveva con la madre, stampava documenti falsi per chi cercava di fuggire dal regime nazifascista ed era un membro del movimento scoutista delle Aquile Randagie, messo al bando dal fascismo nel 1928, che si dava appuntamento clandestino ogni domenica, a Milano, alla Loggia dei Mercanti e che salvò la vita di tantissimi ebrei e antifascisti fatti espatriare in Svizzera grazie alla fondazione dopo il dicembre del 1943 dell'organizzazione Oscar. Per queste ragioni, don Barbareschi è stato riconosciuto Giusto tra le nazioni. Fu lui, non ancora ordinato sacerdote, a dare la benedizione ai 15 partigiani uccisi in piazzale Loreto il 10 agosto 1944.








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