Milano
Naufraga il caso Blue Whale: solo un processo, il resto archiviato
Rinvio a giudizio per una ventenne accusata di stalking e violenza privata. Nessuna istigazione al suicidio. Le altre denunce furono generate da "psicosi".
Blue Whale: un solo processo, archiviate tutte le altre segnalazioni a Milano
Un gioco sul web, 50 prove pericolosissime di autolesionismo, il finale con un possibile suicidio. Il caso Blue Whale era scoppiato un anno fa circa, dopo il suicidio a Livorno, nel maggio del 2017, di un ragazzino di 15 anni. Le Iene avevano cavalcato la notizia, seguendo la pista russa della sfida online sui social inventata da Philipp Budeikin, parlando di possibili epigoni in Italia, ma il caso aveva cominciato da subito ad assumere i contorni della bufala (guarda qui il servizio delle Iene).
Oggi la Procura di Milano ha chiesto il rinvio a giudizio per una ventenne milanese nell'ambito di uno dei filoni di indagine che erano stati aperti sul fenomeno. L'udienza preliminare a carico della giovane inizierà il prossimo 21 novembre davanti al giudice Anna Magelli, ma dai capi d'accusa è scomparsa l'istigazione al suicidio, lasciando spazio a violenza privata e stalking. Secondo le ricostruzioni degli investigatori coordinati dal pm Cristian Barilli, la ragazza avrebbe convinto, via Instagram, una ragazzina di 12 anni ad infliggersi alcuni tagli e a inviarle le foto, come primo step di una serie di prove di coraggio.
Sarà questo l'unico processo che ha qualcosa a che fare con il caso della Balena Blu, perché per tutti gli altri fascicoli aperti sull'onda lunga di un caso mediatico che fece temere addirittura l'effetto emulazione e che portò molti genitori e insegnanti a temere che i propri figli e i propri alunni potessero diventare vittime di questo gioco, il pm chiederà l'archiviazione.
Dalle indagini, infatti, non sono emersi riscontri su presunti istigatori di atti di autolesionismo compiuti da adolescenti, riconducendo quel fiume di denunce a una psicosi che si era venuta a creare attorno al fenomeno. L'ideatore del Blue Whale, il 22enne russo Philipp Budeikin, era stato arrestato nel maggio del 2017.