Milano

Navigator, Regione ha fretta: "Si adeguino al modello lombardo"

Reddito di cittadinanza, l'assessore regionale Rizzoli: "Navigator, abbiamo fretta che si adattino al nostro modello per produrre occupazione"

Navigator, Regione ha fretta: "Si adeguino al modello lombardo"

Navigator e reddito di cittadinanza, l'assessore regionale all'Istruzione, formazione e Lavoro Melania Rizzoli ha incalzato perchè inizino ad entrare nella fase di piena operatività generando occupazione: "Regione Lombardia ha fretta che i navigator inizino a collaborare con i nostri centri pubblici d'impiego, ad adattarsi al modello lombardo del lavoro e alle nostre politiche attive e quindi a produrre realmente occupazione e contratti di lavoro per tutti quelli che ne hanno necessita'". Cosi l'assessore regionale all'Istruzione, formazione e Lavoro Melania Rizzoli oggi in occasione dell'avvio delle due giornate di formazione per i 'navigator' organizzate in Auditorium Testori a Palazzo Lombardia.

"Il Governo ha attivato il reddito di cittadinanza e ha mandato sui territori i famosi navigator- spiega Rizzoli-. La risposta di Regione Lombardia e' stata quella di convocarli per far loro conoscere il nostro modello di lavoro lombardo che e' un'eccellenza, diverso da tutte le altre regioni, tanto che l'Unione europea ha premiato le nostre politiche attive". Per l'assessore lombarda "il reddito di cittadinanza e' stato presentato dal Governo come una riforma di contrasto alla poverta', ma per noi la lotta alla poverta' vuol dire produrre lavoro, invece fino ad oggi il reddito di cittadinanza e' stato una politica assistenziale perche' i percettori del reddito di cittadinanza ricevono il sussidio dal primo aprile 2019 senza ancora essere stati inseriti nel mondo del lavoro"

Sui 49 navigator che non hanno contratto, Rizzoli assicura che "verranno contrattualizzati entro la fine di ottobre", precisando: "Li abbiamo riuniti tutti e 326, quelli assegnati al territorio lombardo. 137 di loro arrivano da altre regioni, come la Sicilia, la Calabria Campania, la Basilicata, e siamo andati con il presidente Fontana a dare il benvenuto sul nostro territorio, e a sollecitarli, a formarli due giorni per iniziare subito il lavoro sui percettori del reddito di cittadinanza". Nei prossimi giorni, conclude, "faranno affiancamento nei centri per l'impiego, dove il lavoro viene gia' prodotto e funzionano gia' perfettamente".

All'iniziativa di oggi,  curata dall'Assessorato Istruzione, Formazione e Lavoro di Regione Lombardia e con la docenza dei dirigenti regionali e delle Province, era presente anche il governatore Attilio Fontana: "Il Reddito di Cittadinanza - ha sottolineato il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana -, se e' declinato come un sussidio, non va bene; se, al contrario, viene utilizzato come uno mezzo per trovare un posto di lavoro, allora ha una sua positivita'". "Dipendera' molto dal tipo di intervento che fanno i cosiddetti 'navigatori' - ha proseguito il presidente Fontana -; la formazione che stanno seguendo qui in Regione Lombardia serve proprio a fare in modo che si impegnino a farlo diventare un ulteriore mezzo, oltre alle politiche attive che gia' proponiamo, che aiuti i cittadini senza lavoro a trovare occupazione. In questo senso il Reddito di Cittadinanza si rivelerebbe una misura positiva". "Nella nostra Regione - ha proseguito Fontana - si sta riducendo la disoccupazione, continuiamo a lavorare perche' cali ulteriormente".    

"La Lombardia - ha aggiunto inoltre  Rizzoli - e' una grande regione, con oltre 10 milioni di abitanti, ha unimportante tessuto economico, produttivo e imprenditoriale; i dati economici dell'economia lombarda configurano la nostra regione al pari di uno stato nazionale della grandezza del Belgio, il nostro sistema universitario lombardo attrae giovani da tutta Italia al punto che il 48 per cento degli aventi diritto alle borse di studio in Lombardia proviene da altre regioni".

"In questo contesto - ha spiegato - il nostro mercato del lavoro presenta tratti distintivi che segnano una straordinarieta' che discende dal semplice fatto che la Lombardia ha sempre esercitato le sue prerogative costituzionali che affidano la disciplina del mercato del lavoro e delle politiche attive, alla competenza concorrente delle regioni".







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