Milano
Ncd, Mardegan lascia: "Appiattiti su Pd". Colucci: "Ma dove vive?"
"Ho comunicato al presidente di Nuovo Centro Destra, Angelino Alfano, la mia decisione di lasciare il partito". E' l'annuncio di Nicolò Mardegan, già coordinatore di Nuovo Centro Destra a Milano, che parla di "una scelta che faccio per coerenza, avendo da mesi mostrato nelle sedi opportune, e pubblicamente, la mia incompatibilità verso posizioni sempre più appiattite sul Partito democratico e lontane dallo spirito che ha animato la nascita di Ncd. Ringrazio quanti mi hanno dato fiducia nel ruolo di coordinatore che ho svolto fino all'ultimo momento con il massimo impegno. Le scelte politiche non toccano minimamente la stima e il rapporto solido sul piano umano con moltissime donne e uomini di Nuovo Centro Destra ai quali faccio i miei migliori auguri per il proseguimento della loro attività politica. Il mio impegno politico non si ferma, anzi riparte da qui con una nuova sfida. Ho dato vita a un progetto civico decisamente alternativo al centro sinistra, trasversale ai tanti mondi che Milano rappresenta. Sarà un contributo alla ricostruzione del centro destra che deve ritrovare identità e unità in vista della sfida del 2016"
COLUCCI: "NON VIVE IN LOMBARDIA"/ “Leggendo le motivazioni della sua scelta, sembra che Mardegan non viva in Lombardia. Una Regione guidata da una salda e forte coalizione di centrodestra, di cui Ncd è motore propulsivo, un modello che vogliamo esportare in tutto il Paese”. Questo il commento del coordinatore lombardo del Nuovo Centrodestra, Alessandro Colucci, dopo la decisione di Nicolò Mardegan di lasciare il partito. “Non condividiamo – sottolinea Colucci – le motivazione con le quali Mardegan ha giustificato questa decisione. È, infatti, sotto gli occhi di tutti che l’azione del Nuovo Centrodestra è alternativa alla proposta del Partito Democratico sia a livello nazionale, pensiamo ad esempio al contributo al Jobs Act, sia a livello locale. Una posizione ancora più evidente se guardiamo alle alleanze che abbiamo stretto nell’imminente torna ta elettorale, dove in tutte le sette regioni chiamate al voto corriamo contro la sinistra e il Partito Democratico”.