Milano

'Ndrangheta in Lombardia: frode fiscale, 18 arresti; sequestri per 34mln

Le indagini hanno portato alla luce episodi di usura ed estorsione. L'operazione ha interessato Lombardia, Lazio e Calabria

'Ndrangheta in Lombardia: frode fiscale, 18 arresti; sequestri per 34mln

Diciotto arresti e 34 milioni di euro sequestrati dalla guardia di finanza nell'ambito di un'indagine per frode fiscale che coinvolge anche una famiglia legata alla 'Ndrangheta in Lombardia. Ad eseguire le misure questa mattina sono stati i militari di Milano e Lecco, in varie regioni d'Italia tra cui anche Lazio e Calabria; le accuse sono a vario titolo di associazione per delinquere finalizzata alla frode fiscale, estorsione, usura ed auto-riciclaggio. 

Nel corso delle indagini e' stato anche accertato che il capo dell'organizzazione si era macchiato di episodi di usura e di un'estorsione commessa con tipiche modalita' mafiose: per questo motivo il gip ha contestato ad alcuni indagati l'associazione a delinquere di stampo mafioso (416 bis, codice penale). A coordinare le indagini e' la Dda di Milano, guidata da Alessandra Dolci. Secondo quanto ricostruito il perno dell'organizzazione erano i membri di una famiglia di origine calabrese, legata alla criminalita' organizzata 'ndranghetista e da tempo sul territorio milanese. La tecnica utilizzata era quella della "frode carosello", ovvero un modo per evadere l'Iva di alcuni beni tramite una rete di societa' collocate sia in Ue che al di fuori (le perquisizioni stanno infatti avvenendo in queste ore anche in Croazia e Svizzera). I prestanome delle stesse societa' "cartiera" e "filtro" erano persone con precedenti per associazione a delinquere di stampo mafioso e traffico di stupefacenti. In base a quanto riferito, una coppia di coniugi, esponenti di una nota cosca 'ndranghetista ed un soggetto condannato per reati di mafia erano inoltre stati assunti all'interno di imprese coinvolte nella frode. Gli investigatori hanno calcolato che con questo meccanismo, tra il 2015 e il 2018, i presunti responsabili sono riusciti ad evadere oltre 160 milioni di euro con l'emissione di fatture inesistenti, e imposte Iva e Ires per oltre 34 milioni. La stessa cifra che e' stata ora sequestrata comprendendo beni mobili, immobili e disponibilita' finanziarie, detenute in Italia e all'estero.








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