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Milano
"Nessuna persona è illegale": centri sociali in Centrale per l'accoglienza
"Nessuna persona è illegale"

È iniziata alle 4 di martedì pomeriggio davanti alla Stazione Centrale una manifestazione organizzata dalla piattaforma "Nessuna persona è illegale", fra le promotrici del corteo che si terrà sabato a Milano e che si chiamerà "20 maggio senza muri". L'evento è una risposta al blitz voluto dalla questura due settimane fa per intervenire sul bivacco nei pressi dello scalo ferroviario. Hanno contribuito ad organizzare la giornata di oggi alcuni centri sociali come il Cantiere, il Lambretta, e poi l'Asgi (associazioni giuristi italiani per l'immigrazione) il Naga, Milano Senza Frontiere e Zona 8 solidale. In piazza Duca D'Aosta il pomeriggio è cominciato con un torneo di calcio tra ragazzi stranieri e italiani: 12 squadre di calcio a 5 organizzate anche sul momento, che si sfidano in nome della solidarietà e dell'accoglienza. Giammarco, che allena la squadra del centro di accoglienza di via Monte a Milano, lamenta per altro una situazione contradditoria per i calciatori stranieri nella Figc: "Alcuni di questi ragazzi sono professionisti ma il regolamento italiano della federazione non prevede di tesserare chi è già tesserato in un altro Paese senza nulla osta. Anche se nati in Italia e minorenni, se i genitori sono senza permesso di soggiorno, finiscono per allenarsi ma non poter mai scendere in campo, in nome di queste regole".

Dopo il torneo un concerto: sul palco artisti e musicisti, da Bebo Storti e Marco Philophat ai Punkreas e Junior Sprea. "Dopo la retata in Stazione Centrale del 2 maggio la piattaforma Nessuna persona illegale intende così riaffermare che i diritti per tutte e per tutti sono l'unica garanzia di sicurezza, respingendo con forza la logica razzista e repressiva che ha portato al blitz di due settimane fa, logica resa ora legge dai decreti Minniti sull'immigrazione e Minniti-Orlando su degrado urbano e sicurezza" diffondo in una nota gli organizzatori. E infatti nella piazza sono stati affissi striscioni contro il decreto a firma del Ministro dell'interno: "Ridotte tutele per i profughi" si legge. "Un'accoglienza reale, dignitosa e umana" quello che chiedono associazioni e migranti coinvolti nella giornata. Nel programma anche un reading di Marco Philopat e Bebo Storti.

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