Nicole Minetti fa la dj a New York. Il legale: "Politica, capitolo chiuso"
Ruby bis, l'avvocato Paolo Righi: ""Nicole Minetti vive a New York e fa la dj. La politica? Per lei un capitolo chiuso"
Ruby bis, l'avvocato: "Nicole Minetti fa la dj a New York, politica capitolo chiuso"
"Nicole vive a New York e fa la dj. La politica? Per lei un capitolo chiuso". A margine del processo d'appello bis del Ruby bis - il secondo in ordine di tempo nato dalle dichiarazioni della giovane marocchina dopo quello a Silvio Berlusconi - l'avvocato Paolo Righi fa il punto sulla nuova vita dell'ex igienista dentale, poi consigliera regionale lombarda, Nicole Minetti. "Fa la dj tra Londra e New York, torna ogni tanto in Italia per vedere la famiglia. E' fiduciosa e vuole che venga fatta giustizia in questo processo in cui e' rimasta l'unica imputata tra le ragazze. Fortunatamente la Cassazione ha fatto in parte giustizia ordinando un nuovo processo". L'udienza di oggi, la prima dell'appello - bis, e' stata molto breve con un rinvio al 5 marzo, su accordo delle difese e del procuratore generale Daniela Meliota, quando si condenseranno in un unico giorno gli interventi di tutte le parti. Prima del rinvio, i giudici hanno letto la relazione in cui hanno ricostruito le varie fasi di questo processo.
Il 22 settembre 2015, la Cassazione, accogliendo i ricorsi delle difese, aveva annullato con rinvio le condanne di Emilio Fede (4 anni e dieci mesi) e Nicole Minetti (3 anni). Nelle motivazioni, gli 'ermellini avevano fatto riferimento a un "vuoto motivazionale grave" nella sentenza pronunciata nel novembre 2014 dalla Corte d'Appello milanese. In particolare, i giudici avevano sostenuto che la Corte non avesse spiegato "in concreto" le condotte contestate agli imputati nonostante "la meticolosita' con la quale si e' soffermata sui concetti generali in tema di prostituzione, induzione e favoreggiamento". Le motivazioni d'appello, si legge nel verdetto della Cassazione, presentano profili di illogicita' manifesta anche perche' mancano i necessari riferimenti alle condotte cosiddette individualizzanti con le quali si sarebbe dovuta accertare la responsabilita' specifica in concreto, e non in astratto, dell'imputato Fede rispetto alle ragazze". Inoltre non si possono trarre elementi di certezza dalle dichiarazioni delle ragazze presenti alla serate di Arcore (Ambra Battilana, Fadil Imame e Chiara Danese, tutte parti civili) perche' "costoro riferiscono solo del sistema in voga ad Arcore al quale esse avrebbero assistito". Oggi in aula erano presenti Danese e Fadil, assente Battilana, anche lei residente a New York da tempo.
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