Milano
No Expo, coinvolti negli scontri. Ma in carcere non ci vanno
Hanno patteggiato pene fino a un anno e 10 mesi di reclusione tre dei cinque antagonisti arrestati in flagranza lo scorso primo maggio per gli scontri durante il corteo contro l’Expo a Milano. In particolare Heidi Panzetta ha patteggiato un anno e due mesi di carcere, mentre per Davide Pasquale e Anita Garola la pena concordata è di un anno e 10 mesi di reclusione.
Solo per la posizione di Davide Pasquale, che non ha precedenti, è stata stabilita la sospensione condizionale della pena (secondo il suo avvocato, quel giorno "lanciò un bullone trovato per terra"). Il gup di Milano Roberta Nunnari ha accolto le richieste, concordate dai difensori con il pm Piero Basilone. I tre antagonisti, accusati di resistenza a pubblico ufficiale aggravata dall’uso di armi improprie (bastoni e pietre), attualmente si trovano agli arresti domiciliari.
Un quarto antagonista arrestato in flagranza lo scorso primo maggio, il 23enne Jacopo Piva (quello che, secondo il suo avvocato, portava la mascherina "per ripararsi dallo smog andando in bici"), ha scelto invece di essere processato con rito abbreviato, che consente lo sconto di un terzo della pena in caso di condanna. Mentre il quinto antagonista, Mirko Leoni, non ha scelto riti alternativi ed è sotto processo davanti alla decima sezione penale del Tribunale di Milano.