Nobili milanesi a Lourdes con l’Ordine di Malta (tra le polemiche)
Conclusosi il pellegrinaggio mondiale a Lourdes degli eredi degli ultimi cavalieri Crociati
Si è da poco concluso il cinquantanovesimo pellegrinaggio internazionale dell’Ordine di Malta a tenutosi a Lourdes, Francia, tra il 5 ed il 9 maggio 2017.
Vi hanno preso parte oltre 4.500 cavalieri, dame, cappellani, medici e volontari dell’Ordine che hanno assistito circa 1.500 pellegrini malati e disabili.
I quasi 5000 cavalieri dell’Ospedale di San Giovanni di Gerusalemme detti poi di Rodi e poi di Malta, ma meglio conosciuti come Sovrano Militare Ordine di Malta (SMOM) o semplicemente, come è d’uso oggi, “Ordine di Malta”, sono saliti recentemente agli onori delle cronache internazionali per la disputa che ha contrapposto alcuni membri del Sovrano Consiglio, tra cui l’ex Gran Maestro Fra’ Matthew Festing, il Gran Cancelliere Albert Von Boeselager, il Cardinale Leo Burke, Patrono dell’Ordine e Papa Bergoglio.
In questo pellegrinaggio erano guidati dal neo eletto Luogotenente reggente del Gran Maestro, Fra’ Giacomo Dalla Torre del Tempio di Sanguinetto.
Di particolare rilievo la partecipazione del Delegato Speciale del Santo Padre, l’arcivescovo Angelo Becciu, e delle loro eminenze i cardinali Renato Raffaele Martino, Prosper Grech, Timothy Dolan e Dominik Duka.
L’assenza comunque sia del Gran Maestro dimissionario Festing, cavaliere di Giustizia di voti professi sia del cardinale Burke ha suscitato non poche perplessità e costernazione tra i partecipanti.
L’Ordine sta vivendo un periodo molto travagliato della sua storia millenaria che porterà probabilmente ad un complesso rinnovamento delle sue leggi, dei suoi codici, dei suoi statuti e regolamenti, come più volte auspicato pubblicamente da Papa Francesco.
Ma cos’è esattamente l’Ordine di Malta?
Agli occhi profani è difficile coglierne i molteplici e variegati aspetti, le complesse realtà, ed i delicati rapporti e sfumature che caratterizzano e legano i suoi membri. L’Ordine a seconda della prospettiva dalla quale lo si voglia guardare può risultare religioso, cavalleresco, militare (non perché possegga armi ma in quanto composto da cavalieri “militanti” al proprio interno), Stato sovrano, con attività diplomatiche ed extraterritorialità come la Villa sull’Aventino o l’Ambasciata di via Condotti in Roma, un organizzazione filantropica, sanitaria e di protezione civile.
E’ diviso in Gran Priorati a seconda della presenza sul territorio di cavalieri professi, associazioni (negli Usa ce ne sono ben 3) e delegazioni. I Cavalieri italiani fanno parte della Associazione dei cavalieri italiani del Sovrano Militare Ordine di Malta, ACISMOM, che sovrintende alle attività dei Gran Priorati, del Corpo italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta (CISOM), di un contingente militare funzionale alle esigenze sanitarie dell’Esercito Italiano (CORPO MILITARE), composto da ufficiali medici, commissari, sottufficiali, graduati e militi di truppa.
La sede dell’Ordine è posta a Roma presso il palazzo magistrale di via Condotti, mentre la sede dell’ACISMOM è in Casa di Rodi presso il foro romano, un edificio fortificato medievale. Sempre a Roma si trova la Villa Magistrale sul Aventino, un tempo abbazia templare, dove risiedeva San Bernardo di Chiaravalle durante i suoi pellegrinaggi a Roma nel XII secolo, mentre la sede del Corpo Militare è presso la caserma Cecchignola. Lo SMOM vanta inoltre un posto come osservatore diplomatico presso l’ONU.
I membri dell’Ordine in tutto il mondo sono circa 14.000 adiuvati da molte decine di migliaia di volontari e si dividono in tre classi ed in vari ceti a seconda della tipologia dei voti religiosi pronunciati e della discendenza nobiliare. L’origine nobiliare infatti è una caratteristica di molti membri dell’Ordine, eredità di un passato aristocratico e glorioso quando l’Ordine impegnato a difendere in armi la cristianità contava su esponenti delle più importanti famiglie regnanti europee. Secondo la Carta Costituzionale, i membri dell'Ordine si dividono in tre ceti e devono conformarsi agli insegnamenti dettati dalla Chiesa e partecipare alle attività assistenziali dell'Ordine.
Al primo ceto appartengono i Cavalieri di Giustizia, ovvero Professi, e i Cappellani Conventuali Professi che devono emettere la Professione dei Voti di povertà, di castità e d'obbedienza, con lo scopo di perseguire la perfezione evangelica. Sono religiosi a tutti gli effetti, secondo i dettati del Diritto canonico, ma non sono obbligati alla vita in comune.
I membri appartenenti al secondo ceto, in virtù di una “promessa”, si obbligano a vivere secondo i principi cristiani e secondo quelli relativi allo spirito dell'Ordine. Sono suddivisi in tre categorie:
- Cavalieri e Dame di Onore e Devozione in Obbedienza
- Cavalieri e Dame di Grazia e Devozione in Obbedienza
- Cavalieri e Dame di Grazia Magistrale in Obbedienza
Il terzo ceto è costituito dai membri laici che non emettono voti religiosi, né promessa, ma vivono secondo i principi della Chiesa e dell'Ordine.
Sono suddivisi in sei categorie:
- Cavalieri e Dame di Onore e Devozione
- Cappellani Conventuali "ad honorem"
- Cavalieri e Dame di Grazia e Devozione
- Cappellani Magistrali
- Cavalieri e Dame di Grazia Magistrale
- Donati e Donate di Devozione
L’Ordine nasce nel 1113 a Gerusalemme, dove viveva un monaco benedettino amalfitano il Beato Gerardo de Sasso che durante la I Crociata gestiva un ostello per accudire e rifocillare i pellegrini che effettuavano l’iter Hierosolimitano o “Passagium”.
Gli Ospitalieri di San Giovanni (questo è il loro nome storico) si specializzarono presto nell’assistenza sanitaria dei cavalieri con l’istituzione di vari Hospitales in medio oriente, tradizione che poi continuò a Rodi, dove si trasferirono nel 1309 dopo la perdita della loro roccaforte di San Giovanni d’Acri e della Terrasanta nel 1291 e quindi a Malta dove approdarono nel 1530, dopo essere stati scacciati nel 1522 da Rodi dal sultano ottomano Solimano il Magnifico.
Famosa è l’usanza di fornire cibo agli ammalati su vassoi d’argento, metallo dalle note proprietà antibatteriche. La Regola gli fu concessa nel 1130 da Papa Pasquale II, quando era Gran Maestro Raimondo di Puy che militarizzò l’Ordine sull’esempio dei templari, di cui poi ricevettero tutti i beni, i castelli ed i possedimenti terrieri compreso il ricco reliquiario, dopo lo scioglimento di quest’ultimo nel 1312 da parte di Papa Clemente V che aveva provato precedentemente ed inutilmente a fondere i due ordini.
I cavalieri scrissero numerose pagine di gloria e di eroismo difendendo prima la Terrasanta dai saraceni (la loro roccaforte più famosa era il possente castello del Krak dei Cavalieri in Siria, il più possente castello crociato), quindi l’Europa dall’invasione ottomana come accadde nei grandi assedi di Rodi del 1480 e del 1522 e quello di Malta del 1565 quando era Gran Maestro Jean Parisot de la Vallette a cui è oggi intestata la capitale dell’isola mediterranea. Ancora oggi i moderni Cavalieri di Malta agiscono sotto l’impeto del loro motto, “Tuitio Fidei et Obsequium Pauperum”, quali difensori della fede ed attori in prima linea nell’assistenza ai malati ed ai bisognosi.
La spada, che un tempo veniva brandita per difendere i pellegrini in Terra Santa, oggi è solo una metafora che contraddistingue la loro azione a favore dei più deboli in ogni dove, sempre e soprattutto, per la maggior gloria di Dio, per il bene e la pace nel mondo ed in completa devozione al loro Santo protettore, San Giovanni Battista. Infatti per questa loro dedizione, i membri dell’Ordine vengono anche definiti, i “Giovanniti” e l’Ordine medesimo viene da loro chiamato: la “Sacra Religione”.
Ogni anno ai primi di maggio migliaia di Dame e Cavalieri dell’Ordine si danno appuntamento al Santuario di Lourdes dove si svolge l’incontro internazionale unitamente ai “Signori malati” (così vengono chiamati nell’Ordine) che vengono assistiti durante il corso dell’anno ed ai numerosi volontari che con loro collaborano in tutte le molteplici attività.
F. F. & D. F.
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