Milano

Noja (IV): “Il Terzo Polo non c’è più. Majorino? C’è stima ma restiamo opposizioni differenti”

di Stefano Marrone

La Consigliera Regionale di Italia Viva, Lisa Noja, spegne le sirene di “un Terzo Polo defunto a livello nazionale, ma saldo all’opposizione al Pirellone”. Le alleanza in Lombardia e a Milano si faranno “senza veti o esami del sangue”. L'intervista

Noja (IV): “Il Terzo Polo non c’è più. Majorino? C’è stima ma restiamo opposizioni differenti”

Se in Italia il Centro non conosce pace, in Lombardia prova a resistere. Lisa Noja, già deputata e ora consigliera regionale di Italia Viva, riconosce il momento di difficoltà del Terzo Polo nazionale, che però in Lombardia resta unito all’opposizione. E smentisce le sirene su possibili cambi di casacca per i tre consiglieri regionali di IV e Azione. “Corteggiamenti non ne ho ricevuti, so solo che stiamo lavorando bene all’opposizione”. Noja contraccambia gli elogi dell’amico Piefrancesco Majorino in un’intervista su Il Riformista, ma precisa: “Siamo su posizioni differenti”. L’intervista. 

Consigliera Noja, che momento sta vivendo il Centro in Lombardia?

Le difficoltà del momento ci sono, ma stiamo lavorando bene. Io posso rispondere per il mio partito e per un gruppo in Regione formato da 3 Consiglieri, io e Licata di Iv e Vizzardi di Azione. Fino ad ora, lavoriamo bene, facendo ferma opposizione al centrodestra. La nostra prospettiva è chiara e continueremo senza inciampi anche nella seconda parte della legislatura. 

A livello locale, quanto incidono le divisioni tra i due patiti nazionali?

La prospettiva nazionale certamente però pesa. Il Terzo Polo non c’è più. Sono la prima a dispiacersene, perché lo ritenevo un progetto politico che aveva un senso. La linea di Italia Viva è chiara: prendiamo atto del fatto che in Italia ormai prevale una visione bipolare della politica. Le Europee – l’elezione più proporzionale che esiste – lo ha tristemente confermato. Detto ciò, in Lombardia possiamo dire di aver superato la metà del guado.

In Lombardia state avvertendo le sirene di corteggiamenti da altri partiti? 

Non ne sono al corrente. Parlo a titolo personale: non ho ricevuto alcun corteggiamento per un cambio di casacca. Anche perché resto saldamente in Italia Viva, un progetto in cui mi rispecchio totalmente. Ho totale fiducia nella prospettiva politica di Matteo Renzi, che rappresenta il vero centrosinistra, quello riformista. I corteggiamenti possono anche esserci stati, ma nei miei confronti non ne ho avvertiti. 

Cosa ha provato leggendo le parole d’elogio di Pierfrancesco Majorino sul Riformista?

Mi hanno fatto molto piacere, restituisco la stima totale che provo nei suoi confronti. Non è un segreto che tra me è Majorino è sempre esistito un sincero rapporto di stima e amicizia. Detto ciò, abbiamo spesso avuto posizioni differenti e contrapposte. Anche quando entrambi militavamo nel Pd. Con rispetto e coerenza eravamo e siamo collocati differentemente: lui nella corrente schleiniana, io in quella renziana. C’è una ragione se anche in Regione siamo in due partiti differenti. 

Partiti differenti che potranno stringere alleanze?

Col Partito Democratico siamo già alleati nella maggioranza che governa Milano. La nostra Alessia Cappello è un’esponente di spicco della giunta di Beppe Sala. Abbiamo sempre lavorato bene con il Pd, in un percorso che parte da lontano. La nostra linea è di una sinistra pragmatica, che non ha mai ecceduto su linee massimaliste. Il modello ambrosiano, pur tenendo insieme sensibilità differente, funziona. 

Funzionerà anche in Lombardia, magari allargandosi a tutto il cosiddetto Campo Largo?

Lo ripeto all’infinito: il tema non è partire dall’alleanza. Abbiamo il compito di costruire un’alternativa valida al centrodestra con questioni di merito: sanità, protezione sociale e infrastrutture, ambiente e produttività. Non poniamo veti a nessuno, ma abbiamo le nostre idee. Senza veti a priori o esami del sangue. La nostra scelta di campo è chiara, la nostra carta dei valori lo conferma: siamo riformisti e progressisti. Se è possibile costruire un’alleanza con le forze progressiste ce lo diranno le prossime iniziative politiche. Ognuno si prenderà le proprie responsabilità, noi non mettiamo veti a nessuno. 







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