Milano
La “Notte dei Santi”, l'anti-Halloween degli oratori di Milano nel segno di Carlo Acutis
Un evento tra fede e memoria che il 31 ottobre offre ai giovani un percorso attraverso i luoghi simbolo della vita di Carlo Acutis, verso la scoperta della santità nella quotidianità
La “Notte dei Santi”, l'anti-Halloween degli oratori di Milano nel segno di Carlo Acutis
Torna il 31 ottobre a Milano la “Notte dei Santi”, un’iniziativa spirituale rivolta agli adolescenti della diocesi e organizzata dalla Fondazione Oratori Milanesi (Fom). Un appuntamento che si rinnova da oltre quindici anni, con l’obiettivo di portare i ragazzi a riflettere sulla santità cristiana attraverso un itinerario unico nella città. “Non è un’alternativa alla notte di Halloween,” precisa don Stefano Guidi, direttore della Fom, “ma un’occasione di crescita spirituale, un invito a scoprire un significato più alto e ‘altro’ nella propria vita.”
Un percorso verso la santità quotidiana
La “Notte dei Santi” è un’opportunità per gli adolescenti di entrare nell’esperienza della santità cristiana, toccando luoghi simbolo di Milano. Le tappe classiche, come la Basilica di Sant’Ambrogio e il Duomo, si alternano a quartieri emblematici dove la modernità incontra le sfide delle periferie. Ogni fermata è arricchita da riflessioni e testimonianze che mirano a introdurre i ragazzi alla spiritualità, facendoli riflettere su come la santità possa scaturire dalla vita di tutti i giorni. “La santità non è un traguardo riservato a pochi,” spiega don Guidi, “ma una scelta di vita accessibile a chi si lascia ispirare dalla parola del Vangelo.”
La figura di Carlo Acutis come guida spirituale
Quest’anno l’evento si concentra sulla figura di Carlo Acutis, giovane beato amatissimo dai ragazzi. La scelta è in linea con la prossima canonizzazione di Carlo, prevista per il Giubileo del 2025, e risponde alla crescente popolarità che il giovane milanese ha acquisito a livello mondiale. Carlo, morto a soli 15 anni a causa di una leucemia fulminante, è noto per il suo approccio diretto alla fede e per il suo legame con le nuove generazioni. “Gli adolescenti si riconoscono in lui anche solo guardando la sua immagine: felpa e jeans, l’abbigliamento tipico dei ragazzi di oggi,” spiega don Guidi. Acutis è percepito non solo come un santo, ma come un coetaneo che parla direttamente alla cultura giovanile, un modello di vita autentica che attrae migliaia di giovani in tutto il mondo.
Le tappe dell’itinerario 2024
L’itinerario di quest’anno attraversa alcuni luoghi significativi della vita di Carlo Acutis, partendo dalle scuole da lui frequentate fino alla parrocchia in cui si recava ogni giorno per pregare. I partecipanti, circa 1.500 adolescenti, si ritroveranno a Milano in Largo Cairoli per poi dirigersi verso l’Istituto Marcelline Tommaseo, dove Carlo frequentò le elementari e le medie. Proseguiranno al Collegio San Carlo e al Liceo Leone XIII, ultima scuola del giovane santo, dove un suo insegnante di religione, il professor Fabrizio Zaggia, racconterà episodi della vita di Carlo.
Una serata di riflessione e preghiera
L’ultima tappa dell’itinerario si terrà nella chiesa di Santa Maria Segreta, la parrocchia dove Carlo si fermava ogni giorno per pregare. Qui, l’Arcivescovo di Milano, Mario Delpini, insieme ai vescovi ausiliari, guiderà momenti di preghiera e riflessione con i ragazzi, invitandoli a costruire il loro personale “kit per la santità”. Un incontro speciale, pensato per essere un momento di condivisione profonda e di ispirazione, durante il quale verranno esplorati temi come l’importanza della fede nella quotidianità e il coraggio di scegliere una vita orientata al bene.
Un’alternativa spirituale alla notte di Halloween
In una Milano spesso associata alla frenesia e al divertimento della notte di Halloween, la “Notte dei Santi” rappresenta una proposta diversa, radicata nel valore della memoria e della crescita spirituale. “Questo evento non è un ‘giro dei sepolcri’, ma un viaggio spirituale che unisce storia, cultura e fede, per far sì che i giovani possano trovare nella santità un percorso di vita,” conclude don Guidi