Milano
Notte di Natale con i senza casa nel centro di Milano - VIDEO e FOTO
Alla Vigilia di Natale Affari ha seguito un gruppo di volontari e di aristocratici che offre “abbracci con amore” ai senza dimora che dormono per strada
Notte di Natale con i senza casa nel centro di Milano
E’ qui la festa dei senza casa? La contessa Lali Panchulidze, vice presidente della associazione culturale internazionale Aristocrazia Europea e rappresentante europea della Real Casa Bagrationi Imereti di Georgia arriva trafelata grondante pacchi natalizi, all’angolo ormai storico tra via san Pietro all’orto e corso Matteotti. Angolo storico, ore 21: qui si fermano abitualmente i pulmini delle varie associazioni di volontariato che portano vestiti ai senza casa del centro : coperte, maglioni, sacchi a pelo, scarpe .Ma questo Natale sono davvero tanti i i volontari che spuntano all’ ora del raduno di questa vigilia nella baraccopoli di cartone degli Invisibili . I social hanno propagandato l’ora del raduno :perché questa sera si balla., Ragazzine bene dei licei , impiegati, bancari, imprenditori della Milano con il “coer in man”, nobili rampolli di Aristocrazia europea, si affollano sotto i portici di via san Pietro all’orto. Scende la sera nel quadrilatero luccicante di vetrine: ma sullo sfondo della gioielleria Pisa spunta una curiosa casetta di cartone con tanto di lucchetto alla porta di truciolato : sorge davanti alla blasonata vetrina di Hermont & Blaine, La contessa Lali bussa cortesemente al monolocale di cartone : si affaccia un barbuto napoletano. La contessa porta al collo un vistoso cartello con la scritta: “Un abbraccio di Natale con amore” e lo invita alla festa. “Vuole un abbraccio? chjede cortesemente Lali. Intanto i volontari ( i più assidui , quelli della Associazione Protetto che ogni lunedi distribuiscono vivande calde) si preparano .alla missione: con un carrello portano contenitori refrigeranti che contengono bibite, succhi di frutta, acqua minerale. Da un secondo carrello mobile vengono distribuiti pasti caldi : stasera, lasagne e fusilli ai funghi.
“Sono circa duecento i senza dimora del centro , e solo tra san Babila e il Duomo” racconta l’imprenditore Fernando Barone. Un altro piccolo villaggio mobile sta intanto sorgendo sotto i portici di piazza XXIV maggio, davanti alle vetrine della banca Unicredit. Qui c’è una piccola comunità di sardi disoccupati e di fragili vagabondi che traggono sostentamento dalla questua sulla Darsena.
Gli abitanti storici di piazza XXIV maggio e del Duomo sono quasi tutti italiani, rivela Barone: vagabondi, giramondo, ex ospiti di ospedali psichiatrici, disoccupati che disdegnano i vari dormitori pubblici dove , racconta una veterana, “impera il racket della mala rumena e maghrebina, che ci impone tangenti E a noi donne, l’orrore di prestazioni sessuali per dormire al caldo.” Meglio allora il freddo e la strada.
E alla chiusura dei negozi del centro, spuntano gli Invisibili con le loro casette mobili di cartone che montano in pochi minuti sotto i portici. Dapprima, sul freddo marmo, si stende un cartone, e sopra un paio di coperte e il sacco a pelo. Poi tutto intorno al letto improvvisato si innalza una parete di cartoni e a volte, un tetto. Una fila ininterrotta di tende verdi e di casupole , di materassi e coperte inizia da corso Matteotti e finisce in piazza Diaz. Ma è Natale, e la solitudine è più pesante sotto le luminarie del centro. Ed ecco spuntare l’idea dell’abbraccio solidale per la baraccopoli.
La moda degli “abbracci gratis “è approdata a Milano su iniziativa di due studenti, Davide e Camilla, che nei week prenatalizi hanno stazionato in piazza Duomo con un cartello al collo offrendo una abbraccio ai tanti milanesi che giravano frettolosamente per lo shopping. Una idea che è stata ripresa e rilanciata dal cantautore Umberto Napolitano ( già autore della canzone “ Gli angeli di via san Pietro all’orto” che celebra i volontari che assistono i senza casa ). Ora ci racconta: “ diamogli non solo loro un pasto caldo ma anche un sorriso, e ancora di più , un abbraccio che scalda il cuore di chi si sente abbandonato. Saremo in tanti con un cartello al collo”.
Il debutto, lunedì sera alle 21. Il testo scritto a mano su un semplice cartone? “abbraccio di Natale con Amore”. Poi il corteo dei volontari parte da corso Matteotti . La contessa Lali bussa con bon ton alle tende verdi che spuntano accanto alle vetrine, Si improvvisa un balletto tra veterani Invisibili e volontari sotto i portici di piazzetta san Carlo. L’imprenditore Marco Santagostino si porta appreso una cassa acustica, di quelle usate dagli artisti di strada. dalla quale fuoriesce l’inno di queste gelide notti, “Gli angeli di via san Pietro all’orto”. La canzone parla di un bancario rimasto senza casa e lavoro e di una profuga somala che raccoglie pomodori in Puglia alla tariffa di un’euro a cassetta, e che fugge a Milano . E’ mezzanotte: due barbuti Invisibili improvvisano un walzer con la contessa Lali sotto i portici della chiesa di san Carlo, tra lo stupore dei turisti tiratardi : la ballata racconta che i senza casa ballano con gli angeli. anch’essi invisibili agli addict dello shopping, sotto i portici del centro di Milano.