Milano
“Novecentopiùcento": Milano, il Museo dell'Arengario raddoppia
Il Museo del Novecento si amplia riconvertendo anche il secondo Arengario a spazio espositivo per un un grande complesso delle arti moderne e contemporanee
“Novecentopiùcento": Milano, il Museo dell'Arengario raddoppia
In occasione del decimo anniversario del Museo del Novecento, il Comune di Milano ha annunciato di procedere all’ampliamento del Museo, attualmente ospitato all’interno del Primo Arengario in Piazza del Duomo, riconvertendo il Secondo Arengario a spazio museale e connettendolo al percorso espositivo del Primo in modo da creare un unico grande complesso dedicato alle arti moderne e contemporanee, il cui standard, per collezioni, spazi espositivi e servizi, lo collochi tra le principali realtà museali italiane e straniere. Vista la particolare rilevanza e complessità dell’intervento, l’Amministrazione ha ritenuto di promuovere un Concorso Internazionale di Progettazione, dal titolo “Novecentopiùcento”, con l’obiettivo di ampliare gli spazi espositivi del Museo del Novecento e sviluppare servizi aggiuntivi come un auditorium, un laboratorio di conservazione, una caffetteria e un bookshop.
Il bando, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, è articolato in due “gradi”, con la partecipazione dei concorrenti in forma anonima. In primo grado saranno selezionati dieci progetti in base a criteri, tra cui: il dialogo tra il Museo del Novecento e il Secondo Arengario e la funzionalità dell’organizzazione degli spazi; l’inserimento dell’opera nel contesto urbano e la fattibilità tecnico-gestionale della soluzione proposta, in relazione sia agli aspetti manutentivi che alla sostenibilità ambientale ed energetica.
Nel secondo grado, il progetto vincitore del concorso sarà individuato, tra i dieci già selezionati, in base a ulteriori criteri, tra i quali: la qualità della proposta dal punto di vista compositivo e architettonico, con riferimento agli obiettivi culturali del Museo; il rapporto sinergico con il tessuto storico circostante (Duomo, Galleria Vittorio Emanuele II e piazza Diaz); la modalità di relazione tra il nuovo edificio e il contenitore storico da conservare; l’uso di materiali e tecniche sostenibili e di facile manutenzione; l’organizzazione funzionale e la flessibilità degli spazi interni. La progettazione dovrà naturalmente tenere conto anche dei costi economici previsti per l’intervento, stimati in 18,7 milioni di euro e dettagliati nel Documento preliminare di progettazione allegato al bando.
Al vincitore del concorso verrà riconosciuto un premio di 60.000 euro e il progetto di fattibilità tecnico-economica verrà acquisito dall'Amministrazione. Al secondo classificato sarà riconosciuto un premio di 12.000 euro, al terzo un premio di 8.000 euro e ai successivi sette ammessi al secondo grado del concorso verranno corrisposti, a titolo di contributo per l’attività di progettazione, 4.000 euro. I documenti di gara, che serviranno da guida alla progettazione dei professionisti concorrenti, sono stati elaborati dal gruppo di lavoro composto da rappresentanti delle diverse Aree del Comune di Milano e da AMAT, con il contributo tecnico-artistico dell’architetto Italo Rota, progettista del Museo Primo Arengario, e il contributo della Soprintendenza Archeologica, Belle arti e paesaggio per la Città metropolitana di Milano.