Milano

Nuovi Percorsi al Museo del Novecento

Novecento: Nuovi Percorsi è il nuovo allestimento del Museo del Novecento di Milano

Nuovi Percorsi al Museo del Novecento

di Carolina Lombardini

Novecento: Nuovi Percorsi è il nuovo allestimento del Museo del Novecento di Milano che, attraverso due itinerari inediti, propone una significativa rilettura del patrimonio museale. Il progetto è parte integrante di un programma di rivisitazione che giungerà a compimento nel 2020, in occasione del decimo anniversario dall’apertura del Museo che tanto respiro culturale e artistico sta dando alla città.   
Il rinnovamento consiste in quasi mille metri quadrati di nuovi itinerari che comprendono l’allestimento di centoventidue opere d’arte e l’integrazione di trenta nuovi artisti.

Un primo importante cambiamento è la nuova collocazione delle opere del celebre artista Marino Marini  (Pistoia 1901-Viareggio 1980) pensato dall’architetto Italo Rota che ha anche collaborato all’allestimento delle opere riguardanti la seconda metà del XX secolo. Le sculture vivono una nuova vita nella sala particolarmente luminosa che affaccia su Piazzetta Reale. Le opere, oltre a dialogare con Milano, mettono in risalto il rapporto che Marini, considerato il più importante ritrattista in scultura del XX, ha avuto con la città.  In tal modo è stato possibile ripensare al percorso al quarto piano dedicato alla seconda metà del XX secolo che si sofferma in particolar modo sulla rilettura del secondo dopoguerra come importante momento di sperimentazione.   

 
Le prime sale sono dedicate alle esperienze ottico-cinetiche e agli ambienti site specific del Gruppo T, dove sono ricostruiti  ambienti praticabili e interattivi. Il percorso continua affrontando le varie declinazioni della pittura: dalle esperienze Pop, al Realismo Esistenziale, ai dipinti analitici e concettuali. I lavori della Pop Art romana di Renato Mambor, Mario Schifano, Bepi Romagnoni e Mario Ceroli sono presentati accanto a Andy Warhol, Robert Rauschenberg e Richard Hamilton.  Inoltre, un significativo dialogo si instaura tra le superfici monocrome di Giulio Paolini e le carte di Sol Lewitt . I due artisti, vogliono richiamare l’attenzione sull’opera intesa come pura superficie.   Una saletta monografica è dedicata all’artista torinese Carol Rama, con l’esposizione di Presagi di Birnam (1970), acquistata dal Museo nel 2012. Grande importanza è stata data alla fotografia concettuale con le sale sulla destra dedicate agli artisti italiani e internazionali, tra cui John Baldessari, Marcel Broodthaers, Jan Dibbets, Joseph Kosuth, Vincenzo Agnetti, Bruno Di Bello, Giuseppe Penone, Ugo La Pietra e Michele Zaza.   

 
Le sale successive, dedicate all’arte italiana, si soffermano su una rilettura dei concetti di scultura, pittura e installazione tra la fine degli anni ’70 e l’inizio degli anni ’80. Una sala specifica, inoltre, è dedicata all’ambiente site specific di Luciano Fabro, protagonista del rinnovamento artistico sviluppatosi a Milano negli anni Sessanta. Proseguendo il percorso arriviamo all’Arte Povera dove gli artisti con risorse elementari materializzano opere in cui sono i sensi e l’immaginario dell’osservatore vengono  attivati anche grazie a messe in scena di spiccata teatralità. Qui possiamo osservare le opere di Eliseo Mattiacci,  Jannis Kounellis, Gilberto Zorio,  Giovanni Anselmo.   Verso il 1980 una nuova esigenza di soggettività si manifesta presso gli artisti italiani e la pittura e scultura tradizionali che sono riportate al centro dell’attenzione. Ed ecco i rappresentati: Mimmo Paladino, Marco Gastini, Paolo Icaro, Giuseppe Spagnulo. Nell’ultima sala, sulla parete destra, possiamo osservare la coinvolgente opera Il muro  di Alighiero Boetti  che ha posto il concetto di tempo e di esistenza al centro della sua grande installazione: nel corso degli anni ha incorniciato su una parete della casa romana opere sue, dei suoi amici e frammenti della sua esistenza trasformandoli in un racconto tematicamente disordinato ma in grado di mantenere una sorprendente coerenza visiva.


Sede
Museo del Novecento, piazza Duomo 8, Milano

 Orari
lunedì 14.30 – 19.30

martedì, mercoledì, venerdì e domenica 9.30 – 19.30
giovedì e sabato 9.30 – 22.30

Contatti
tel. 02 88444061
c.museo900@comune.milano.it

 

 

 







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