Nuovo blitz di CasaPound contro Sala: Striscioni appesi in città: dimettiti
Milano, alcuni striscioni sono stati appesi in differenti punti della città, con la scritta "Sala di quali minacce parli? Dimettiti falsario!"
Nuovo blitz di CasaPound contro Sala: Striscioni appesi in città: dimettiti
Ancora striscioni contro il sindaco Sala. Dopo che la questura ha deciso una tutela aggiuntiva per il sindaco CasaPound è tornata all'attacco: "Di quali minacce parli? Dimettiti falsario".
LA PROTESTA - Nuovo blitz di Casa Pound in città per chiedere le dimissioni del sindaco Giuseppe Sala. Come riportato dalla pagina Facebook dell'organizzazione, alcuni striscioni sono stati appesi in differenti punti della città, con la scritta "Sala di quali minacce parli? Dimettiti falsario!".
"Chiedere le dimissioni di un sindaco indagato per falso in atto di ufficio e turbativa d'asta - afferma la portavoce di Cpi Milano, Angela De Rosa in una nota postata anche su Facebook - non è una minaccia, ma una legittima richiesta di assunzione di responsabilità da parte di chi sbandierava onestà e trasparenza come parole d'ordine". "E proprio i fatti degli ultimi giorni - continua De Rosa - confermano che Sala è inadatto al ruolo che ricopre: un sindaco che millanta una scorta che non ha e che lascia intendere di aver ricevuto minacce da chi semplicemente gli fa una legittima opposizione politica non solo non sa cosa siano onestà e trasparenza, ma dimostra di essere incredibilmente debole, irresponsabile e inadeguato".
"Dopo la manifestazione in consiglio comunale di fine giugno - ricorda De Rosa - abbiamo inoltrato una richiesta formale di incontro a Palazzo Marino per sgomberare il campo dagli equivoci e illustrare le nostre posizioni e istanze. Era il 14 luglio e non abbiamo ancora avuto risposte". "In compenso, dal sindaco è arrivato un attacco a freddo, ingiustificato è basato su delle falsità. Ora gli offriamo una possibilità di chiarire che quello della scorta è stato solo un 'incidente': sindaco - conclude De Rosa - dimostra di saperti confrontare sul terreno della politica, incontriamoci e fatti raccontare finalmente i problemi dei milanesi e perché chiediamo le tue dimissioni".