Milano
Occuparono case Giambellino: tornano in libertà gli 8 imputati
Accusati di occupazione abusiva, sono state tolte le misure cautelari per mancata reiterazione di condotte illecite
Occuparono case Giambellino: tornano in libertà gli 8 imputati
Sono tornati in liberta' gli otto esponenti del 'Comitato Abitanti Giambellino - Lorenteggio', collegato al centro sociale 'Base di Solidarieta' Popolare', a processo con l'accusa di associazione a delinquere finalizzata a una serie di episodi di 'occupazione abusiva di alloggi di edilizia pubblica sfitti' e di 'resistenza a pubblico ufficiale'. Erano finiti ai domiciliari con l'accusa avere creato una sorta di 'canale' alternativo a quello ufficiale dell'Aler (Azienda lombarda edilizia residenziale) per assegnare alloggi alle famiglie indigenti nel quartiere periferico di Milano. Nell'ambito dell'operazione coordinata dal pm Piero Basilone del 13 dicembre scorso, era stato disposto anche il sequestro preventivo con relativo sgombero di 9 alloggi di edilizia popolare abusivamente occupati e gestiti dal Comitato.
Nel provvedimento con cui revocano la custodia cautelare stabilendo nei confronti degli 8 imputati la misura dell'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, i giudici della quarta sezione penale, davanti ai quali si celebra il processo scrivono, che "in effetti, a molti mesi dai fatti, trascorsi nel rispetto delle misure cautelari e senza reiterazione di condotte illecite del tipo di quelle a loro ascritte, deve ragionevolmente ritenersi che le esigenze cautelari siano venute meno". Accogliendo l'istanza presentata, tra gli altri, dagli avvocati Mauro Straini ed Eugenio Losco, i magistrati rilevano come "la non breve durata complessiva delle diverse misure cautelari abbia ragionevolmente avuto un'efficace funzione special - preventiva su ciascun imputato, come sarebbe dimostrato dal fatto che durante la fase cautelare nessuno di loro avrebbe reiterato condotte illecite".