Milano

Occupazione di neolaureati e stagisti: l'indagine di Gidp/Hrda

La 12esima edizione della survey di Gidp/Hrda sui percorso lavorativi dei neolaureati e le modalità di attivazione degli stage nelle aziende

Occupazione di neolaureati e stagisti: l'indagine di Gidp/Hrda

G.I.D.P./H.R.D.A – Associazione Direttori Risorse Umane giunge alla XXII edizione dell’Indaginesui Neoinseriti. In tutti questi anni la survey ha sempre avuto lo scopo di comprendere comeavvenivano i processi di ricerca, selezione, formazione, retribuzione, retention e dimission deigiovani neolaureati assunti e/o le modalità di attivazione degli stage all’interno delle aziende dimedio-grandi dimensioni e fare un identikit del neolaureato presente in queste stesseaziende negli ultimi 12 mesi.

Quest’anno non è venuta meno la natura della survey ma poiché l’emergenza Covid19 non èancora del tutto rientrata, l’intento è stato quello di comprendere non solo quale sia l’impatto diquesta emergenza sul mercato del lavoro dei nostri giovani, ma soprattutto volgere losguardo al futuro sulle attività e proposte messe in campo dalle aziende sull’occupabilità deigiovani nei prossimi 6 mesi.

A fornire le linee guide di questo identikit sono stati i Direttori HR appartenenti al networkG.I.D.P. e al network ACTL-JOB FARM che hanno risposto ad una serie di quesiti cheriguardano la ricerca, la selezione, l’inserimento, la retribuzione, i processi di retention edimission e l’impatto del Covid-19 su tutti questi aspetti.

1. RICERCA E SELEZIONE STAGISTI/APPRENDISTI E/O NEOLAUREATI/NEODIPLOMATI- Nonostante la fase di emergenza, la maggior parte dei rispondenti (84,72% contro il 73,08% del2020) dichiara di avere effettuato negli ultimi 6 mesi nella propria azienda almeno uninserimento/assunzione di stagisti/apprendisti, o di aver assunto neolaureati/neodiplomati. Nellospecifico, il 77,05% ha sia inserito stagisti e apprendisti, sia assunto neolaureati e/oneodiplomati. Il 16,39% ha inserito solo stagisti, a differenza del 30,51% del 2020. Infine, il6,56% delle aziende rispondenti ha solo assunto neolaureati e/o neodiplomati.- Fortunatamente, quest’anno il 55,74% degli inserimenti in azienda negli ultimi 6 mesi non harisentito in alcun modo dell’emergenza Covid, contro il 13,11% dello scorso anno, mentre hannorisentito dell’emergenza solo in termini quantitativi (meno persone inserite, ma formate bene)nel 24,59% dei casi, contro il 45,90% del 2020. L’11,47% dei rispondenti ha poi affermato che gliinserimenti ha risentito dell’emergenza sia in termini quantitativi, sia in termini qualitativi (monopersone inserite, con difficoltà nel formarle), rispetto al 40,98% dello scorso anno.

 

Come per i quattro anni precedenti, il canale più utilizzato per la ricerca di stagisti/neolaureatirimane l’Università: uffici Placement/pubblicazione offerte lavoro&stage sul portale/Career daycostituiscono il 24,24% (contro il 33,33% del 2020). Si riconfermano come secondo canale leAgenzie per il lavoro/società di consulenza e selezione (21,20%, in netta ascesa rispetto al18,33% dell’anno scorso). In lieve diminuzione rispetto allo scorso anno la percentuale diaziende che ha fatto affidamento sui social network, come Linkedin e Facebook, cherappresentano il 12,12% dei canali più utilizzati negli ultimi 6 mesi, contro il 16,67% del 2020(Questo dato era praticamente raddoppiato lo scorso anno, in confronto all’8,78% dell’intero anno2019). Il 16,67% degli intervistati, invece, ha dichiarato di avvalersi di un mix di vari canali.

2. INSERIMENTO STAGISTI- Come per gli scorsi anni, anche nel 2021 la quasi totalità dei rispondenti ha previsto un rimborsospese per gli stagisti (solo il 3,51% conferisce solo buoni pasto o la possibilità di usufruire dellamensa aziendale, ma si tratta ormai solo di stage curriculari e/o particolari tipi di stage che esulanodall’obbligo del compenso); in particolare, solo il 12,28%, a differenza del 25,93% dell’annoprecedente, prevede solamente il compenso, mentre, in aggiunta al rimborso spese, il 42,11%prevede anche i buoni pasto e il 36,84% la possibilità di usufruire della mensa aziendale.- L’ammontare del compenso mensile varia dai 400 ai 699 Euro per il 37,74%, dai 601 agli 800 Europer il 49,06% e dagli 801 ai 1000 Euro per il 11,32%. Solo nel 5,66% dei casi questo rimborso, peri primi sei mesi dell’anno 2021, ha risentito dell’emergenza sanitaria- Al termine del periodo di stage effettuato in azienda, il 19% delle aziende ha assunto tutti igiovani in questione (dato in linea con la percentuale del 2020 di 18%), mentre il 24% (indiminuzione rispetto al 38% dell’anno scorso) non ha assunto alcun giovane e il 57% ne haassunto solo una parte (44% nel 2020 e 76,36% nel 2019). A differenza dello scorso anno, lemotivazioni di chi ha scelto di non assumere sono da ricondurre al fatto che giovani e aziendaerano concordi nel ritenere lo stage solo un’esperienza formativa, come afferma il 48,78% delleaziende (dato più che raddoppiato rispetto al 20,51% del 2020). La seconda motivazione addottaper la mancata assunzione è che i giovani non erano adatti (17,07%). Quest’anno, l’emergenzasanitaria ha influito sulle assunzioni degli stagisti solo nel 14,63% dei casi, contro il 46,15% del2020. Rappresentano il 14,64% gli stage che sono ancora in corso.

3. INSERIMENTO NEOLAUREATI/NEODIPLOMATI- La forma contrattuale maggiormente utilizzata in questi primi 6 mesi del 2021 nel momento incui i neolaureati/neodiplomati sono stati assunti, è il tempo determinato (41,18%, in nettoaumento rispetto al 30,43% del 2020), che sorpassa l’apprendistato professionalizzante(33,33%, comunque in aumento rispetto al 32,61% dell’anno precedente). Cala la percentuale diaziende che ricorre al tempo indeterminato (13,73% contro il 19,57% del 2020). Cala invece ilricorso al tempo determinato (30,43% contro il 47,18% del 2019). L’11,76% ha infine dichiarato difare ricorso al contratto temporaneo tramite Agenzia del Lavoro.

4. RETRIBUZIONI- Come lo scorso anno, i CCNL maggiormente diffusi tra i rispondenti sono metalmeccanico(37,21%) e Commercio/Servizi (32,56%). Una buona percentuale (13,95%) è rappresentata dalCCNL Chimico-Farmaceutico.- Per il CCNL Metalmeccanici la retribuzione annua lorda del neolaureato all’inserimento(24.527€) è in diminuzione rispetto al 2020 (27.726€), riallineandosi a quella dichiarata nel 2019. Inaumento, invece, la della retribuzione all’inserimento per il CCNL Commercio/Servizi (24.230€,rispetto ai 22.529€ del 2020). per poi registrare, una netta diminuzione a distanza di 12, 24 e 36mesi dall’assunzione. Siamo a cifre più elevate per il CCNL Chimico-Farmaceutico (27.333€)- Il 46% delle aziende ha dichiarato di prevedere un piano retributivo di carriera per i neolaureatiinseriti (senza considerare gli aumenti previsti per Legge). La retribuzione incrementale previstadopo 3 anni dall’assunzione è di 32.000€ per il CCNL Chimico-Farmaceutico, 29.900€ perCommercio/Servizi e 29.028 per i Metalmeccanici.

5. FORMAZIONE- Il 50% dei rispondenti ha affermato che, per via dei protocolli anti covid-19 disicurezza/distanziamento, la formazione dei giovani è avvenuta sia in presenza, sia tramitewebinar o piattaforme E-learning. Solo il 16,67% ha fatto formazione esclusivamente inpresenza, rispettando le norme sanitarie perviste.

6. INSERIMENTO NEOLAUREATI E STAGISTI PROSSIMI 6 MESI- Per i prossimi 6 mesi, il 74,65% ha affermato che inerirà stagisti e/o assumeràneodiplomati/neolaureati. L’11,27% non lo ha ancora stabilito, ma per motivi che nonriguardano l’emergenza sanitaria. Il 12,68% non effettuerà alcun inserimento/assunzione esolo l’1,40% ha dichiarato che non è ancora stato stabilito a causa dell’incertezza delperiodo.- Il 50,88% dei rispondenti afferma che per i prossimi 6 mesi gli inserimenti di stagisti e/oassunzioni di neodiplomati/neolaureati saranno uguali agli ultimi 6 mesi, sia in terminiqualitativi, sia quantitativi. Il 21,05% inserirà più persone e il 19,30% ne inserirà di meno, perragioni non legate al covid19.- Il 75,44% delle aziende dichiara che nei prossimi 6 mesi utilizzerà per la ricerca lo stesso canaleusato nei 6 mesi precedenti, mentre il 15,79% afferma di essersi trovato bene con l’uso dei canalidigitali e che li utilizzerà anche in futuro.- Nei prossimi 6 mesi, il 64,71% degli stage sarà finalizzato all’assunzione, mentre per il17,65% saranno solo esperienze formative e di orientamento. Il 9,80% delle aziende non sa seriuscirà ad assumere i giovani al termine dello stage.- Le funzioni prevalenti in cui saranno inseriti gli stagisti saranno produzione (12,25%),Progettazione (10,97%) e Commerciale (10,32%)- Tra le aziende rispondenti, il 64,91% afferma di prevedere smartworking per gli stagisti e/oapprendisti. Di questi, il 18,75% lo prevede per 2 o 3 volte a settimana e in base al tipo diattività. Il 9,38% lo prevede al 100% e il 3,13% riserva il lavoro agile ai soli apprendisti.- Ben il 31,58% delle aziende prevede di assumere, nei prossimi 6 mesi, oltre 5neolaureati/neodiplomati, mentre l’8,77% non prevede alcuna assunzione di giovani.- Nei prossimi 6 mesi, si prevede che la forma contrattuale maggiormente utilizzata saràl’apprendistato professionalizzante (38,46%), seguito subito dal tempo determinato (32,69%).Solo il 21,16% userà il tempo indeterminato.- La formazione sarà svolta sia in presenza, sia tramite webinar (69,64%). Il 10,71% prevedeformazione totalmente in presenza.

Marina Verderajme, Presidente Nazionale GIDP, commenta così i risultati: “dalla surveyemerge un quadro molto confortante rispetto l'inserimento dei giovani nelle imprese nei prossimimesi sia attraverso lo stage sia attraverso contratti di assunzione e tempo determinatoapprendistato. I giovani chiedono programmi di inserimento ben definiti con percorsi di crescita,inclusione sia in termini di inserimento di percorsi strutturati di formazione sia in termini di relazionecostante ed interazione con i propri tutor e responsabili, oltrechè spazio per la propria vita personalee conciliazione lavoro e famiglia”.

 








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