Milano
Olimpiadi 2026, Morelli: "Evento storico anche per le infrastrutture"
Il vice ministro con delega ai Giochi Alessandro Morelli: "Bisogna parlare di più delle Olimpiadi e della loro importanza anche per le infrastrutture"
Olimpiadi 2026, Morelli: "Evento storico anche per le infrastrutture"
Il vice ministro Alessandro Morelli con delega ai Giochi Olimpici e Paralimpici invernali Milano Cortina 2026 è tornato a suonare la carica in vista dell'evento: "Bisogna parlare di Olimpiadi. Bisogna fare in modo che l'opinione pubblica, non soltanto i cittadini della valle, si rendano conto di quanto sono importanti i Giochi 2026 e ormai imminenti, dal punto di vista delle infrastrutture".
Morelli prosegue: "Saranno un evento storico, perche' si parla di rilancio, con nuove infrastrutture, con la possibilita' di collegare al meglio Cortina d'Ampezzo e l'intera valle. Saranno anche una grande opportunita' per l'intera Italia. Da milanese, vengo dall'esperienza di Expo 2015. Oggi c'e' una grandiosa opportunita' per i nostri territori e per l'intero Paese di offrire una vetrina per il mondo. Ci dara' l'opportunita' di sottolineare che saremo usciti da un periodo tragico, sanitario ed economico, e di lasciarcelo alle spalle con un sorriso".
L'elenco delle infrastrutture da realizzare
Fra le infrastrutture sportive, "Cortina aspetta la sua pista di bob: si deve rifare lo storico impianto Eugenio Monti. Il governo nazionale ha dato il proprio tangibile sostegno alla Regione Veneto - ha rilevato - che si era impegnata inizialmente". Per Morelli, "come richiesto dai territori, questa pista e' inserita nel dossier candidatura Milano Cortina 2026, e' sempre stata al centro dell'attenzione, non solo del governo, ma anche degli organizzatori dei Giochi. Quindi Governo e Parlamento hanno fatto il loro compito, per quanto riguarda i finanziamenti. Ora si aspetta soltanto di realizzare l'opera, nel piu' breve tempo possibile".
"I ritardi? Ha ragione Malagò, ma ora abbiamo recuperato il tempo"
Dall'assegnazione dei Giochi, nel giugno 2019, sono passati due anni e mezzo: Giovanni Malago' presidente del Comitato olimpico italiano ha lamentato ritardi e perdita di tempo e ha detto che ora bisogna correre: "Ha perfettamente ragione Malago'. Io sono arrivato otto mesi fa. In questo periodo non soltanto abbiamo recuperato il tempo - ha risposto - e recuperato i soldi, ma siamo riusciti anche a concludere l'iter burocratico di costituzione della societa' delle Olimpiadi, abbiamo l'amministratore delegato, il commissario. Soprattutto abbiamo, dal punto di vita della burocrazia, inserito un concetto fondamentale, che per me e' stata una battaglia: parificare le opere legate alle Olimpiadi a quelle del Piano nazionale di ripresa e resilienza. L'opinione pubblica deve sapere quanto e' importante: sostanzialmente si cancella la burocrazia, non cancellando pero' la trasparenza. Questo e' fondamentale per ottenere il risultato della conclusione dei lavori entro il 2026".