Milano
Olimpiadi 2026, passi avanti a Roma: resta il nodo dei costi indiretti

Il sindaco Sala: "Apertura del governo". Giorgetti: "Tutte le spese a carico di Regioni e Comuni". Dossier entro l'11 gennaio.
Olimpiadi invernali 2026, è giallo sui costi indiretti
Beppe Sala è ottimista. Esce dall'incontro a Roma sorridente e addirittura parla di una possibile apertura del governo per sostenere i costi indiretti. Giancarlo Giorgetti, però, si affretta a frenare gli entusiasmi eccessivi, ribadendo che dalle casse dello Stato non arriverà un euro e che saranno i due comuni e le due regioni coinvolte a sostenere economicamente lo sforzo per l'organizzazione delle Olimpiadi Invernali Milano-Cortina 2026.
All'incontro tenutosi ieri a Palazzo Chigi erano presenti i sindaci delle due città, Sala e Ghedina, i governatori Fontana e Zaia, il presidente del Coni Malagò accompagnato dal segretario generale Mornati e dalla coordinatrice Bianchedi, il presidente del Cip, Luca Pancalli, coinvolto per le Paralimpiadi, i sottosegretari Giorgetti e Valente. Si è parlato di aspetti tecnici e operativi e si è lavorato nell'ottica della presentazione del dossier entro l'11 gennaio, quando si dovrà produrre il fascicolo della candidatura e la prima garanzia di base.
Resta però il nodo dei costi indiretti e di chi li sosterrà. Secondo Sala, da parte del governo c'è stata "un'apertura a fare la sua parte” su oneri “che devono essere valutati, ma che secondo noi saranno già coperti dai ricavi". Giorgetti invece replica: “Abbiamo ribadito che gli oneri diretti e indiretti devono gravare sugli organizzatori. Noi vogliamo una candidatura più chiara possibile, anche sui costi e sui ruoli. Sta già facendo seguito un appuntamento tecnico con i ministeri interessati”. Si tratta, nella fattispecie, di Difesa, Salute, Esteri ed Economia.
In genera l'ottimismo è palpabile tra i vari attori in campo. Per Luca Zaia, “la nostra è una squadra sempre più forte, siamo alle finali e quindi dobbiamo portare a casa questa candidatura". "Anche con il governo - ha aggiunto Fontana - il dialogo prosegue spedito. Dietro la nostra candidatura c'è il sostegno di un intero Paese che comprende come la portata di un evento di questo genere possa garantire benefici per tutti". Un nuovo incontro è stato fissato per il 15 gennaio, poi toccherà Malagò: "Starà a lui trovare i voti – ha detto Giorgetti - è noto per tutte le sue qualità relazionali a livello mondiale". "Forse - ha replicato il presidente del Coni - Giorgetti mi sopravvaluta per ottenere questi 44 voti necessari per vincere...".