Milano
Olimpiadi 2026, Sala: "Siamo il candidato più credibile". No di Appendino

Olimpiadi 2026: Fontana, dopo il no di Torino esclusa sintesi. Malagò: Aspettiamo Cdm venerdì. Valutazioni anche politiche
Olimpiadi 2026, Sala: "Siamo il candidato più credibile"
"Speriamo che le settimane che verranno non siano di bisticcio tra candidati ma che si tenga una modalità, noi riteniamo di essere il candidato più credibile. Non siamo convintissimi si deciderà il 10 luglio". Lo ha detto il sindaco di Milano Giuseppe Sala a margine dell'incontro di ieri con il presidente del Coni Malagò e con il governatore della Lombardia Attilio Fontana.
Olimpiadi2026: Fontana, dopo il no di Torino esclusa sintesi
La candidatura di Milano ad ospitare le Olimpiadi invernali del 2026 "e' la migliore", secondo il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana. Il quale dopo il "no" del sindaco torinese Chiara Appendino ad una possibilita' di ticket esclude che ci possa essere una sintesi: "Oggi Appendino ha negato ogni possibilita', quindi mi sembra che non ci siano molti discorsi da fare". Meno possibilista, dunque, Fontana rispetto al sindaco milanese Giuseppe Sala, con il quale ieri ha incontrato il presidente del Coni, Giovanni Malago'. Un'unione fra le papabili italiane (oltre a Milano e Torino anche il Veneto) porterebbe ad un risparmio dei costi, anche se Fontana - conversando con i cronisti a margine del vertice a Palazzo Lombardia - ha rilevato che "dal punto di vista degli impianti riusciremo a essere" comunque "molto poco costosi" anche da soli, "proprio perche' utilizzeremo per skeleton, bob e slittino impianti di Sankt Moritz".
Malagò: Aspettiamo Cdm venerdì. Valutazioni anche politiche
Una sintesi politica per arrivare ad un'unica candidatura italiana alle Olimpiadi invernali del 2026: "E' quello che aspettiamo e che per certi versi auspichiamo". Cosi' il presidente del Coni, Giovanni Malago', rispondendo ai cronisti a Milano, dove ha incontrato il governatore regionale lombardo Attilio Fontana e il sindaco Giuseppe Sala per ricevere il dossier.
"Prima di venire qui ero dal sottosegretario Giancarlo Giorgetti, l'ho incontrato anche ieri, e so che c'e' un Consiglio dei ministri venerdi' dove mi risulta si parlera' di questo", ha spiegato Malago'. In base agli esiti si discutera' poi con qualche elemento in piu' "in quello che sara' l'eventuale ordine del giorno del Consiglio nazionale del Coni" previsto per il 10 luglio. Quanto alla candidatura di Milano, il numero uno dello sport italiano non si e' espresso: "Qualsiasi giudizio non sarebbe serio, peraltro non lo potrei dare perche' e' una cosa che non sarebbe corretta. In ogni caso deve essere oggetto della prossima riunione" in cui si "prendera' una decisione". C'e' pero' la possibilita' che il consesso slitti, forse per favorire una sintesi fra i dossier italiani (oltre a Milano, Torino e il Veneto)? "E' possibile non mi sento di escluderlo ma anche qui non posso dare risposte certe", ha replicato. L'alleanza avrebbe come vantaggio un risparmio di fondi? "Si', se si alleano credo di si'". Sempre oggi, Malago' ha incontrato a Roma, all'ora di colazione, il presidente del Veneto Luca Zaia, "che mi ha consegnato di persona quello che gia' mi aveva mandato in posta certificata come previsto dal dossier", mentre ieri "la stessa cosa e' avvenuta con il sindaco torinese Chiara Appendino".