Olimpiadi 2026, Sapporo si ritira: una rivale in meno per Milano
La città giapponese stava già valutando di abbandonare la corsa. La settimana prossima l'annuncio al Cio.
Olimpiadi 2026: Sapporo verso il ritiro, una rivale in meno per Milano-Torino-Cortina
Una pretendente in meno verso la corsa ai Giochi olimpici invernali del 2026. La città giapponese settentrionale di Sapporo, scossa dal recente potente terremoto, ha intenzione di informare il Comitato Olimpico Internazionale (Cio) la prossima settimana circa la sua intenzione di abbandonare la corsa ad ospitare le Olimpiadi, secondo quanto riferito da Kyodo News, citando fonti anonime.
Akihiro Okumura, portavoce dell'organizzazione che sta lavorando alla candidatura ha rifiutato di commentare la notizia, ma ha detto che il vicepresidente Takatoshi Machida e il presidente del Comitato olimpico giapponese Tsunekazu Takeda avranno dei colloqui con il presidente del Cio Thomas Bach in Svizzera la prossima settimana. Machida spiegherà le situazioni post-terremoto sull'isola di Hokkaido a Bach, ha detto Okumura alla dpa. "Questo è lo scopo della visita questa volta", ha aggiunto.
Più di 40 morti a Hokkaido
Il sisma di magnitudo 6.7 ha ucciso più di 40 persone ad Hokkaido, rivelando una evidente inidoneità della regione ad ospitare l'evento sportivo internazionale. Il terremoto ha provocato un blackout in tutta l'isola, con il risultato che quasi 3 milioni di famiglie hanno perso elettricità, oltre ad aziende, ospedali e segnali stradali. Il principale aeroporto di Hokkaido vicino a Sapporo è stato chiuso e tutti i servizi ferroviari sono stati fermati.
I turisti stranieri sono apparsi preoccupati e frustrati perché non riuscivano ad ottenere informazioni a causa della barriera linguistica, ha riferito Kyodo. Anche prima del terremoto, Sapporo, la città che ha ospitato i Giochi invernali del 1972, stava valutando di abbandonare la corsa a causa della mancanza di entusiasmo tra i suoi cittadini. L'edizione dei Giochi Invernali del 2026 verranno assegnata nel settembre 2019. In ballo c'è anche la candidatura italiana a tre teste: Milano-Torino-Cortina. Con Milano che rivendica, attraverso il suo sindaco Beppe Sala, un ruolo centrale nella candidatura.
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