Milano

Olimpiadi, Riva: "La squadra è forte". Morelli: "Con Conte bis persi due anni"

Martina Riva a Direzione Nord: "Milano-Cortina, inizia la stagione in cui si inizia a lavorare concretamente". Morelli: "Sono stati persi due anni"

Olimpiadi Milano Cortina, Riva: "Al lavoro concretamente, la squadra è forte"

"Si apre finalmente la stagione in cui si inizia a lavorare concretamente. Sono molto positiva che i lavori possano finalmente iniziare a livello concreto". Lo ha affermato questa mattina l'assessore del Comune di Milano a sport, turismo e politiche giovanili, Martina Riva, a margine del panel "We are next - Sport e' pace: le nostre Olimpiadi", nell'ambito della nuova edizione di Direzione Nord al Palazzo delle Stelline di Milano.

Riva: "Olimpiadi: "Abbiamo una squadra forte"

"Siamo andati all'Expo di Dubai a presentare il nostro progetto. anche se tutta la situazione russo-ucraina complica le cose - ha aggiunto Riva, come riferisce l'agenzia Nova -. Detto questo, abbiamo una forte squadra composta dai due comuni di Milano e Cortina, la regione Lombardia, la Regione Veneto e il governo".

Riva: "Lavori Olimpiadi, la burocrazia italiana rende tutto più difficile"

I lavori per le Olimpiadi invernali Milano-Cortina 2026 sono "per ora nei tempi".  "E' chiaro - ha aggiunto l'assessore - che i tempi burocratici italiani rendano i lavori difficili", ma "niente allarmismo". Con i costruttori siamo consapevoli di essere tutto sommato nei tempi, ha sottolineato Riva. "E' chiaro che il nostro paese e tutte le parti in causa devono pensare realisticamente a remare tutti nella stessa direzione, senza rimanere incastrati in una burocrazia che puo' effettivamente privarci degli impianti nel 2026". Rispondendo poi alle domande dei cronisti riguardo la situazione dei lavori riguardanti il palaghiaccio Santa Giulia, l'assessore ha dichiarato che non ci sono novita', ma che i tempi stanno venendo rispettati. "I prossimi mesi ci diranno di piu'", ha concluso Riva. Per quanto riguardo il nodo di Santa Giulia "non ci sono novità – ha concluso Riva - però ripeto che siamo nei tempi. I prossimi mesi ci diranno di più".

Morelli: "Olimpiadi, l'auspicio è che lo sport sia un'occasione di rilancio della fratellanza internazionale"

“L’auspicio è che in occasione delle Olimpiadi, attraverso lo sport, ci possa essere un rilancio della fratellanza internazionale- ha commentato Alessandro Morelli, Viceministro delle Infrastrutture e Mobilità sostenibili con delega alle Olimpiadi Invernali 2026-.  "Non solo siamo assolutamente operativi, ma abbiamo anche commissariato le opere importanti". Con queste parole il viceministro ha commentato le parole di Malagò, che nei giorni scorsi ha lanciato l'allarme di un possibile di ritardo nei lavori delle opere per i Giochi. "Il momento attuale – ha aggiunto- è oggetto di una gravissima bolla che riguarda energia e caro. Russia e Ucraina sono regioni dalle quali arrivano materie prime, c'è carenza di materia prima, se anche potessimo pagare quella materia 10 volte tanto rispetto alla normalità, comunque, quel materiale oggi non c'è. Auspico che la crisi bellica si concluda nel più breve tempo possibile, è evidente che in questa fase il governo per primo sta ragionando su come tamponare, l'esecutivo è impegnatissimo non a parole ma con i fatti". Sul nodo Santa Giulia, Morelli ha specificato che " il Comune ha scelto legittimamente di cederla ai privati totalmente, questa partita rimane al Comune di Milano. Tutte le altre opere ci sono dei cronoprogrammi che sono valutati settimanalmente e sono tutti rispettati".

Morelli: "Con Conte bis persi due anni di tempo"

"Malagó ha ragione però andrebbe sottolineato che qualcuno ha perso due anni. In questo anno abbiamo recuperato i due anni persi": così il vice ministro alle Infrastrutture Alessandro Morelli  in merito alla preoccupazione espressa dal presidente del Coni Giovanni Malagò sui tempi dei lavori per Milano-Cortina 2026. "Purtroppo, per due anni, ci si dimentica della società olimpica. Il Governo 'Conte 2' si dimentica di questa società. Ci sono ipotesi e nomi ma non viene mai fondata", ha proseguito Morelli che poi ha spiegato: "Se non si può recuperare il tempo perso dal punto di vista tecnico, da tutti gli altri punti di vista abbiamo inserito una serie di norme che cambiano l'approccio, sfruttando il Pnrr. Le opere olimpiche sono equiparate a quelle Pnrr. Se però le opere del Pnrr devono essere fatte entro giugno 2026, le opere olimpiche per il 2025. Dobbiamo chiudere un anno prima per i collaudi. L'obiettivo è molto sfidante ma sono assolutamente convinto che per le grandi opere sarà sicuramente una grandissima occasione" Il vice ministro a margine dell'incontro ha poi aggiunto: "Il presidente del Coni sa perfettamente che per due anni la società olimpica non era stata costituita, noi lo abbiamo fatto nei tempi previsti, trovando i soldi (1 miliardo e 100 milioni) ai quali si sono aggiunti 324 nell'ultima legge di bilancio. Non solo siamo assolutamente operativi, ma abbiamo anche commissariato le opere importanti".

Morelli: "Il nuovo stadio era da decidere prima"

"San Siro ha dei profili di inadeguatezza rispetto alle richieste legittime del Cio, bisogna mettere mano in maniera abbastanza sostanziale ad alcune parti dello stadio" come ad esempio sui servizi igienici e l'accessibilità per le persone disabili: lo ha ricordato Morelli intervenendo a un dibattito nell'ambito di Direzione Nord alla Fondazione Stelline, sottolineando che se la scelta dell'Amministrazione sul nuovo stadio "si fosse saputa prima si poteva chiedere al Cio una diversa organizzazione della giornata inaugurale" senza poi "abbattere uno stadio appena messo a posto".

Morelli ha precisato: "Non entro nella questione 'San Siro 'sì' o San Siro 'no', ma se si fosse saputo uno, due o tre anni fa che ci sarebbe stato un nuovo stadio uno si metteva l'anima in pace, ragionava con il Cio su provare a spostare l'evento di apertura. In questa situazione il rischio è che comunque devi mettere mano a San Siro e non hai lo stadio nuovo ancora realizzato. Poi abbatti uno stadio che hai appena messo a posto e hai uno stadio nuovo di fianco?". Il vice ministro ha anche precisato che la ristrutturazione del Meazza è di competenza della proprietà. "San Siro alcuni di questi standard chiesti dal Cio non li ha. Rispetto a questa tematica è la proprietà che deve decidere cosa fare", ha detto. "Esattamente come la proprietà, lo dico da milanese, doveva decidere un po' prima" in ogni caso "l'Amministrazione comunale farà le sue scelte".

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