Milano

Omicidio stradale: indagine da "CSI" incastra pirata del Milanese

L’incidente a Cesano Boscone, in provincia di Milano. L’automobilista è un quarantenne pregiudicato

Omicidio stradale: indagine da "CSI" incastra pirata del Milanese

Un caso da "CSI" quello risolto dai carabinieri di Corsico che hanno arrestato dopo quasi due anni l'autore di un omicidio stradale. Come capitava nella celebre serie TV americana, e' stata la comparazione del DNA sviluppata con l'acquisizione di tracce ematiche trovate all'interno dell'abitacolo dell'auto a consentire di rintracciare Carlo Zacco. Nella notte tra il 28 e il 29 settembre 2017, il pregiudicato aveva investito un ciclista cingalese a Cesano Boscone.

L'uomo sarebbe morto il giorno dopo in ospedale. Nell'auto pirata gli uomini del Ris di Parma hanno trovato materiale biologico appartenente a due ignoti. Il sangue del primo "ignoto" e' stato fatto risalire proprio al 42enne che quella sera percorreva in bici la statale 404 Vigevanese, dunque alla vittima. Le altre tracce biologiche invece, quelle di "Ignoto 2", erano da identificare. E' partita cosi' l'indagine scientifica, che pero' ha preso avvio da quella tradizionale. In un primo momento infatti la difficolta' e' stata proprio quella di rintracciare il veicolo. La sera dell'incidente, grazie alle telecamere, i carabineri risalirono alla BMW 520 D che a grande velocita' travolse il ciclista. Era un'auto noleggiata da una societa' di Luxury car e dunque difficile da reperire. Il pirata fuggi', e nonostante fosse stato stabilita l'identita' di chi era alla guida, risulto', impossibile rintracciare la persona, che pareva sparita nel nulla. Nell'abitazione di Vermezzo (Milano), dove era residente non si trovarono sue tracce per mesi. I carabinieri si convinsero quindi che dopo l'incidente il narcotrafficante, pluripregiudicato di origini palermitane, fosse fuggito all'estero, forse in Europa, tanto che da chiedere il mandato di arresto europeo. 








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