"Operata da Calori: 40mila euro e da allora mi serve il bastone". VIDEO
Scandalo tangenti e sanità, videointervista a una 85enne paziente del primario di ortopedia del Pini coinvolto nell'inchiesta
di Max Rigano
"Operata da Calori: 40mila euro e da allora mi serve il bastone". VIDEO
Si chiama Tina Bassi, ha 85 anni portati benissimo. Due anni fa, uscendo da un noto teatro milanese, inciampa su di un filo sulle scale. Cade e si rompe un femore. Immediatamente ricoverata al Pini di Milano, viene presa in cura dal professor Giorgio Maria Calori, il quale già il giorno successivo fa trasferire la signora alla Columbus dove viene operata. La testimonianza della donna, in esclusiva per Affaritaliani.it Milano, ben sembra raccontare del modus operandi del professore, primario di ortopedia del Gaetano Pini-Cto dell'Unita' chirurgia ricostruttiva - revisione protesica, recentemente travolto dall'inchiesta che ha portato all'arresto ai domiciliari per lui e altri tre medici, oltre che per un imprenditore e per Paola Navone, direttore sanitario dell'Istituto ortopedico Gaetano Pini-Cto. QUI LA VIDEOINTERVISTA.
La paziente ha la residenza in Svizzera e può quindi beneficiare in territorio elvetico dell'assistenza sanitaria gratis oltre che della necessaria terapia post operatoria. Nel racconto della signora però si evince con chiarezza che il professor Calori si oppose. Ciò malgrado, alla luce delle problematiche emerse dal decorso post operatorio successivamente certificate proprio dai medici svizzeri che hanno diagnosticato un problema peroneo con riflessi anche sul gluteo e dunque di tipo neurologico, la signora abbandona le cure del medico italiano avendo ormai chiaro che la sua gamba sarebbe rimasta offesa e dunque costretta ad usare un bastone per camminare. Il professor Calori non è mai stato denunciato dalla signora, dunque sul piano medico nulla può essere oppugnato sulla prestazione. A distanza di anni, "per una questione morale, dice la signora, spero che almeno sia interdetto dall'attività".
Il professore si è professato assolutamente innocente davanti al Gip, rispetto alle accuse mossegli dalla Procura, per cui è attualmente esercitata verso la sua persona una misura cautelare restrittiva. Il professor Calori ha anche dichiarato "di non aver mai posto in essere atti contrari ai doveri d'ufficio".
Proseguendo il suo racconto, la signora Bassi mostra anche, documenti alla mano, quanto speso in Italia per operazione, degenza, terapie e farmaci: 40mila euro. QUI LA SECONDA PARTE DELLA VIDEOINTERVISTA
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