Orlando: accertamenti su giudice che ha condannato la Lega per discriminazione - Affaritaliani.it

Milano

Orlando: accertamenti su giudice che ha condannato la Lega per discriminazione

Il magistrato avrebbe partecipato a un convegno organizzato dall'associazione che ha sporto denuncia contro il Carroccio

Orlando: accertamenti sul giudice che ha condannato la Lega per discriminazione

Il ministro della Giustizia, Andrea Orlando, ha riferito di aver avviato "accertamenti" sul caso del giudice del Tribunale civile di Milano, Martina Flamini, che ha condannato la Lega Nord a versare a due associazioni 5.000 euro per l'uso "discriminatorio" del termine "clandestini" riferito a richiedenti asilo, in manifesti affissi a Saronno nel luglio scorso.

Nel dettaglio, l'accusa, sollevata in un'interrogazione dal capogruppo leghista alla Camera, Massimiliano Fedriga, e' che Flamini "non avrebbe ottemperato all'obbligo di astensione, pur avendo tenuto conferenze sui temi della protezione internazionale su invito" di una delle associazioni che hanno promosso il ricorso contro il Carroccio, l'Associazione degli studi giuridici sull'immigrazione (Asgi), stando a quanto riferito dallo stesso ministro in risposta a Fedriga, durante il question time alla Camera.

"Va, in linea generale ed astratta, premesso come l'attivita' scientifica del magistrato, svolta anche mediante partecipazione a convegni e seminari, e' da considerarsi utile momento di confronto istituzionale e di formazione professionale - ha precisato Orlando -. In relazione allo specifico profilo segnalato, ho gia' avviato, per mezzo dei competenti uffici ministeriali, gli accertamenti necessari a valutare se, in concreto, la segnalata partecipazione del magistrato a convegni e seminari promossi e organizzati da un'associazione indicata come parte in un procedimento trattato dallo stesso giudice, sia circostanza effettivamente idonea a fondare l'obbligo di astensione". "Come noto, difatti, la violazione del dovere di astensione costituisce illecito disciplinare nei casi in cui tassative disposizioni normative impongano al giudice siffatto obbligo, a tutela dei valori della terzieta' e dell'imparzialita' della giurisdizione. Rassicuro, pertanto, gli interroganti che la questione e' all'attenzione del mio dicastero e che, all'esito dei necessari approfondimenti in corso, il Parlamento sara' informato delle valutazioni di mia competenza", ha concluso.








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