Milano
Ortomercato, ecco il nuovo progetto. La piantina
I punti vendita previsti saranno 214, mentre lo spazio espositivo sfiorerà i 1500 metri quadri. Altri 26mila metri quadri saranno invece di spazi comuni
di Fabio Massa
Volete sapere come sarà il futuro Ortomercato? Eccolo. In un documento recuperato da Affaritaliani.it Milano c'è una planimetria, che - secondo rumors - domani Cesare Ferrero, neopresidente di Sogemi, dovrebbe presentare al sindaco Beppe Sala. La superficie fondiaria è di 155.034 metri quadrati, per oltre 84mila metri quadri di superficie coperta. I punti vendita previsti saranno 214, mentre lo spazio espositivo sfiorerà i 1500 metri quadri. Altri 26mila metri quadri saranno invece di spazi comuni.
Del progetto del nuovo Ortomercato si discute da tantissimo tempo. Alla fine di gennaio 2016 i grossisti definirono il progetto presentato dall'allora presidente Dubini un "enorme luna park". Nicolò Dubini, da parte sua, mise nero su bianco la disattenzione di Giuliano Pisapia e le mancate risposte da parte del Comune. Alla fine proprio Palazzo Marino disse no al piano da mezzo miliardo di euro. E adesso, su questa nuova piantina? Ancora non si sa, perché l'incontro è domani. Ma l'Associazione Grossisti Ortofrutticoli (AGO), per bocca del suo presidente, apprezza i "passi avanti concreti, con l’idea di un progetto più adeguato e realizzabile, rispetto agli esercizi di fantasia proposti in precedenza - spiega Fausto Vasta - Speriamo di poter valutare entro l’anno, insieme all’Amministrazione Comunale, il progetto definitivo”.
Tuttavia per l’Associazione Grossisti Ortomercato, prima di stanziare i fondi necessari, “restano ancora da definire punti importanti; il nuovo Ortomercato dovrà essere di orgoglio per la città di Milano, un modello di studio ad impatto zero che unisca esigenze di conservazione ed approvvigionamento del cibo anche con la mobilità elettrica.”
“Noi siamo i primi a volere i nuovi Mercati generali più adeguati e funzionali, con la stessa spesa si può e si deve costruire con efficienza ed attenzione all’ambiente e non vi è alcuna necessità di sacrificare le aree verdi presenti nel sito – ha concluso Vasta. Speriamo che questa sia finalmente la volta buona.”
@FabioAMassa
fabio.massa@affaritaliani.it