Ortomercato, Pisapia boccia il piano e accetta le dimissioni di Dubini

Dimissioni di Nicolò Dubini accettate e piano di rilancio bocciato: a quasi due settimane dall'invio a Palazzo Marino del progetto targato Sogemi per ristrutturare l'Ortomercato di via Lombroso, giunge la risposta di Giuliano Pisapia. Dura come lo era stata la "lettera di accompagnamento" dell'ormai ex ad di Sogemi. Che aveva lamentato l'assenza di Pisapia e della Giunta, rendendone partecipe anche il premier Matteo Renzi. Nella sua risposta, Pisapia nega la "solitudine" cui sarebbe stato lasciato Dubini e contesta il progetto da ben 470 milioni di euro giunto sui tavoli degli uffici comunali, giudicato troppo impattante nonostante si tratti di una proposta che prevede un partnerariato pubblico-privato. No al piano, ma sì alle dimissioni di Dubini, dunque: gli uffici sono ora al lavoro per pubblicare un bando per individuare un nuovo presidente e due consiglieri.

PASSERA: "OCCASIONE PERSA" -  "Tra gli occupati diretti e quelli dell'indotto, l'Ortomercato è il più importante datore di lavoro di Milano e, con il fallimento della sua riqualificazione, questa Giunta ha sprecato un'importante opportunità per sbloccare un progetto necessario a Milano, dimostrando ancora una volta la propria completa mancanza di visione per il futuro della città". Così Corrado Passera, candidato sindaco a Milano con la propria lista civica, commenta la diatriba che, da mesi, vede contrapposti il sindaco Pisapia e il presidente di Sogemi, Nicolò Dubini. "Dopo la mancata riqualificazione degli scali ferroviari – continua Passera – ancora un'altra dimostrazione che, in cinque anni, questa Giunta è stata capace solo di tagliare nastri di opere progettate e avviate da altri. Inoltre il bando con cui l'amministrazione vuole cambiare la governance di Sogemi, passando da un amministratore unico a un controllo collegiale, fa presagire la volontà di tornare a una logica di spartizione degli incarichi, secondo le peggiori consuetudini partitiche".