Milano

Ospedale Saronno, rimossi direttore sanitario e primario del pronto soccorso

Morti nell'ospedale di Saronno, l'assessore regionale Giulio Gallera prende i primi provvedimenti nei confronti dei vertici della struttura

L'assessore al Welfare di Regione Lombardia Giulio Gallera ha convocato una conferenza stampa all'ospedale di Saronno per annunciare alcuni provvedimenti dopo la bufera scoppiata con l'arresto del medico anestetista Leonardo Cazzaniga e dell'infermiera e amante Laura Taroni, in relazione ad almeno quattro morti sospette avvenute in corsia. E Gallera ha annunciato la rimozione del direttore sanitario Paolo Valentini e del primario del pronto soccorso Nicola Scoppetta, che saranno destinari ad altri incarichi. E' stata inoltre istituita una commissione disciplinare che "valuterà caso per caso qual è la soluzione migliore" relativamente agli altri otto indagati. "Siamo allibiti, è doveroso agire con tempestività e fare chiarezza, la nostra collaborazione con la magistratura è totale", è il commento di Gallera a tutta la vicenda.

Queste le parole di Gallera: "Delle 14 persone coinvolte nell'indagine , le due persone arrestate sono state sospese, altri due soggetti coinvolti, il dottor Paolo Valentini, direttore medico di presidio e il dottor Nicola Scoppetta, direttore della struttura complessa di Pronto soccorso, che voglio chiarire sono solo oggetto di avviso di garanzia, per motivi di opportunita' e di tutela, da lunedi' saranno destinati ad altre attivita' territoriali. Per le altre 8 persone coinvolte sono gia' oggetto di valutazione da parte dell'ufficio procedimenti disciplinari, come previsto dalle norme contrattuali".

"Noi siamo qua oggi - ha sottolineato l'assessore - per ribadire la volonta' di Regione Lombardia di fare chiarezza su quanto avvenuto. I cittadini lombardi devono sentirsi tranquilli quando si recano in un nostro ospedale. Ecco perche' abbiamo attivato una Commissione d'inchiesta che avra' il compito di accertare nel massimo di trenta giorni se c'e' stata correttezza e trasparenza da parte della direzione ospedaliera di allora. Qualora dovessero emergere delle irregolarita' saremo inflessibili".

"Approfitto inoltre - ha aggiunto - per ribadire che a noi e in particolare a me non e' arrivata mai nessuna segnalazione, nessuna lettera, nessun esposto dai cittadini. Anzi, giusto poche settimane fa sono stato a un incontro pubblico a Saronno, e tutta la gente chiedeva di non ridimensionare l'attivita' dell'ospedale, ma anzi di potenziarla perche' e' una struttura che funziona bene. Tengo infatti a sottolineare che questa, che al momento si delinea come un efferato episodio di cronaca nera, e' una struttura che conta 290 posti letto, dove si registrano 11.000 ricoveri ordinari, 1.200 in day hospital, 49.000 accessi al Pronto soccorso e 8.000 interventi chirurgici e dove lavorano ottimi professionisti, ricercati a livello nazionale". 

I NOVE MEMBRI DELLA COMMISSIONE - La Commissione d'inchiesta istituita dall'Ats dell'Insubria, dietro mandato di Regione Lombardia, è composta da Paola Lattuada, Direttore Generale Agenzia di Tutela della Salute dell'Insubria; Umberto Genovese, Docente di Medicina Legale e delle Assicurazioni presso l'Universita' degli Studi di Milano, Facolta' di Medicina e Chirurgia; Nicola Montano, Docente di Clinica Medica presso l'Universita' degli Studi di Milano - Facolta' di Medicina e Chirurgia; Francesco Auxilia - Docente di Igiene Generale e Applicata presso l'Universita' degli Studi di Milano - Facolta' di Medicina e Chirurgia; Antonio Pesenti, Docente di Urgenze ed Emergenze Medico Chirurgiche presso l'Universita' degli Studi di Milano - Facolta' di Medicina e Chirurgia; Giovanni Muttillo, Presidente Collegio IPASVI Interprovinciale Milano - Lodi - Monza Brianza; Gianemilio Giuliani, Direttore Struttura Complessa Farmacia della Asst Nord Milano; Anna Maria Maestroni, Direttore Sanitario dell'Ats dell'Insubria; Giovanni Rulli, Direttore del Dipartimento Programmazione, Acquisto e Controllo dell'Ats dell'Insubria. 

L'ORDINE DEI MEDICI SI COSTITUIRA' PARTE CIVILE - Nel frattempo, l’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri di Milano (OMCeO Milano) annuncia l'intenzione di costituirsi come parte civile nei confronti di Leonardo Cazzaniga, l' "angelo della morte" dell'ospedale di Saronno, accusato assieme all'infermiera Laura Taroni, sua amante, per il decesso in circostanze sospette di almeno quattro pazienti. Lo chiarisce con una nota Roberto Carlo Rossi, presidente dell'ordine: "E’ mia precisa intenzione chiedere al prossimo Consiglio Direttivo dell’Ordine l’autorizzazione alla costituzione come parte civile, per i gravi danni all’immagine della professione medica arrecati da questa terribile vicenda. In modo da muoverci tempestivamente appena avremo notizie della formalizzazione del procedimento penale”.

La nota di OMCO Milano spiega inoltre che non è ancora stata ricevuta "formale conferma del provvedimento di custodia cautelare nei confronti del proprio iscritto Leonardo Cazzaniga, a seguito dei gravissimi addebiti che gli vengono contestati per i decessi all’Ospedale di Saronno", nonostante due lettere inviate alla Procura di Busto Arsizio: “Senza  una conferma formale del provvedimento - spiega Rossi -, che per legge gli organi giudiziari devono comunicare tempestivamente agli Ordini professionali interessati, non possiamo aprire nessun procedimento”.







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