Milano
Ossari, camere reali e lettere d’amore. Atlas Obscura e la Milano dimenticata
Dal Padiglione reale al bar più piccolo del mondo: sono tanti i luoghi che spesso anche i milanesi hanno dimenticato
di Francesco Oggiano
Alla Stazione centrale di Milano, dietro una delle tante porte chiuse davanti alle quali passano ogni giorno 300 mila viaggiatori, c'è una delle stanze più lussuose di tutta la città. Ed è segreta. È il Padiglione reale, costruito nel 1925 per volere del Ministro fascista Costanzo Ciano: doveva essere la sala d'aspetto per la famiglia dei Savoia, che spesso prendevano il treno da Milano per andare al palazzo reale di Monza. Oggi il regime è caduto, la monarchia pure, ma quella sala è ancora lì, chiusa al pubblico: è su due piani, con interni sontuosi, sculture ricoperte di emblemi reali, un balcone che dà sulla piazza, un bel po' di svastiche sul pavimento (opportunamente messe per accogliere Adolf Hitler) e un bagno con uno specchio che si apriva dando accesso a una via di fuga segreta.
https://www.atlasobscura.com/places/royal-pavilion-at-stazione-centrale
È una delle tante meraviglie nascoste di Milano messe in fila da Atlas Obscura, una piattaforma di viaggi fondata nel 2009 a Brooklyn, che fa raccontare ai suoi utenti i luoghi più strani e curiosi del mondo e «vende» i tour organizzati dai locali. La piattaforma, che al momento ha 630 mila autori, sette milioni di visitatori unici e un database di quasi 18 mila località curiose in tutto il mondo, è stata appena finanziata per 20 milioni di dollari da Airbnb.
https://www.atlasobscura.com/things-to-do/milan-italy/places?page=1
Il database di Milano, città che si mostra occultando parte di se stessa, contiene 22 luoghi inusuali. Ci sono i più “conosciuti” Backdoor43 (il bar più piccolo del mondo aperto sul Naviglio Grande); l’ossario di San Bernardino alle Ossa; l’abside prospettivo di Santa Maria presso San Satiro; il palazzo Berri-Meregalli; la colonna del Diavolo della Basilica di Sant’Eustorgio.
E poi ci sono le meraviglie spesso sconosciute agli stessi milanesi. Vicino al Padiglione reale e al bagno con porta segreta di cui sopra, per esempio, c’è un altro bagno, ancora più particolare. Si chiamava Albergo Diurno Venezia, ed era un salone dedicato alla cura della persona aperto nel 1926 in piazza Oberdan. Come scrive il Fai, che oggi organizza visite guidate e esibizioni di arte contemporanea, fu pensato per “viaggiatori e cittadini che volevano ritemprarsi dopo un viaggio o una lunga settimana di lavoro. Li accoglieva un grande salone colonnato rivestito di marmi e boiserie in stile déco, arredato al centro con divanetti e scrittoi, e aperto ai lati su salette adibite a servizi commerciali e per la cura del corpo: barbiere, parrucchiere, manicure; ma anche telefono, ufficio cambio, agenzia viaggi, dattilografia e lavanderia. Oggi è una Pompei degli anni ’20, e come tale conserva ancora tutto: arredi, decori e memorabilia”.
https://www.atlasobscura.com/places/albergo-diurno-venezia
Più a nord, alla stazione della metro gialla di Dergano, dal soffitto sopra le scale mobili spuntano una serie di strani “rami”. Non sono gli avanzi di una radice di un albero, ma una scultura di bronzo installata lì nel 2013, opera enigmatica dell'artista Alessia di Nunzio. “Selva elettrica”, è il nome e può esser vista solo prendendo le scale mobili.
https://www.atlasobscura.com/places/jumble-of-cables
Lì vicino, nel quartiere Adriano, sulle ceneri di quella che fu la fabbrica della Magneti Marelli, c'è un obelisco alto 30 metri e dalle spessissime pareti di cemento. Venne innalzato durante la seconda guerra mondiale come eventuale rifugio per i lavoratori della fabbrica in caso di bombardamenti.
https://www.atlasobscura.com/places/war-obelisk-in-milan
E a proposito di bombe e guerre, sotto tutta la città si estendono circa 20 tunnel segreti usati come rifugio durante il secondo conflitto mondiale. Ai loro muri ci sono ancora le frecce rosse che indicavano il percorso da seguire.
https://www.atlasobscura.com/places/milan-s-hidden-bomb-shelters
Ma Milano è ricca, oltre che luoghi, anche di cose da scoprire e consultare. In zona Brera, ad esempio, si trova la camera delle meraviglie “Antichi vizi”. Aperta 15 anni fa dal collezionista Alessandro Casati, contiene oggetti di varia natura, e spesso associati al vizio. Tra gli altri, scheletri di animali, carcasse imbottigliate, modelli anatomici e tanto altro.
https://www.atlasobscura.com/places/antichi-vizi
A Milano ci sono quelle che il poeta Lord Byron ha definito “le lettere d'amore più belle del mondo”. Erano quelle che per 16 anni nel 1500 si scambiarono l’umanista Pietro Bembo e la principessa Lucrezia Borgia, amanti epistolari. “Spesso ricordo le parole sussurrate al balcone”, scriveva il veneziano, che conservò un ricciolo dei capelli di Lucrezia tra le sue carte, “con la Luna come unica testimone”. Quelle lettere, bellissime, sono custodite dentro la Biblioteca Ambrosiana, intatte. Ma questo, è un altro segreto di Milano.
https://www.atlasobscura.com/places/lucrezia-borgias-love-letters