Milano
Paderno, uccise a coltellate i genitori e il fratellino: "Viveva in un mondo di fantasia"
La perizia psichiatrica su Riccardo Charioni, che il 31 agosto a Paderno Dugnano sterminò a coltellate la famiglia: "Parzialmente incapace di intendere, era convinto che sarebbe divenuto immortale liberandosi degli affetti"

Strage famigliare a Paderno Dugnano
Paderno, uccise a coltellate i genitori e il fratellino: "Viveva in un mondo di fantasia"
Secondo la perizia psichiatrica disposta dalla Gip del Tribunale per i Minorenni di Milano, Laura Margherita Pietrasanta, Riccardo Chiarioni, il giovane che nella notte tra il 31 agosto e il primo settembre scorso ha ucciso a coltellate il padre, la madre e il fratello di 12 anni in una villetta di Paderno Dugnano, era parzialmente incapace di intendere e volere al momento del delitto. L'esame, condotto dal perito Franco Martelli, specialista in psichiatria e criminologia clinica, potrebbe avere un peso determinante nel processo abbreviato, portando a una riduzione della pena per il 18enne, assistito dall'avvocato Amedeo Rizza. Diversa la valutazione della consulenza difensiva, che ha invece accertato una totale incapacità di intendere e volere.
Come riportato dall’Ansa, la perizia evidenzia che Chiarioni, all'epoca 17enne, viveva in una condizione in cui la sua capacità di intendere e volere risultava limitata. Secondo gli esperti, il giovane si sarebbe rifugiato in un mondo fantastico legato all'immortalità, arrivando a convincersi che per raggiungere tale condizione fosse necessario liberarsi di tutti gli affetti. Non si tratterebbe, però, di un delirio in senso clinico, ma di un meccanismo di difesa dalla realtà.
Le due relazioni sullo stato psicologico dell'assassino
La perizia era stata richiesta dalla difesa ed è stata affidata lo scorso ottobre alla luce delle indagini coordinate dalle pm per i minori Sabrina Ditaranto ed Elisa Salatino e condotte dai carabinieri. Il documento è stato depositato il 14 marzo e sarà discusso tra le parti nell’udienza di aprile. La difesa ha inoltre nominato un proprio consulente di parte, lo psichiatra Marco Mollica, che nel suo elaborato ha concluso per un vizio totale di mente. Entrambe le relazioni, così come quella della Procura per i minori, verranno incluse nel processo abbreviato, la cui data non è ancora stata fissata dopo che nei giorni scorsi i pm hanno ottenuto il giudizio immediato.
Paderno: famiglia sterminata con 108 coltellate. La maggior parte al fratellino
Dall'imputazione per omicidio volontario pluriaggravato – anche dalla premeditazione – emerge un particolare agghiacciante: il numero complessivo delle coltellate inferte alle vittime è stato di 108, un dato molto più alto rispetto a quello inizialmente stimato dagli accertamenti autoptici. La maggior parte dei colpi sarebbero stati sferrati contro il fratellino di 12 anni.
“Pur non entrando nel merito delle relazioni, che saranno valutate nelle opportune sedi, è stato accertato che il malessere di cui parlava Riccardo ha trovato conferma nella perizia e nella consulenza”, ha dichiarato l’avvocato Amedeo Rizza. I nonni e altri familiari del ragazzo, nonostante la tragedia, gli sono rimasti vicini dopo quanto accaduto.