Milano

Palasharp, l’investitore misterioso. Da luogo di spaccio alle Olimpiadi

Il Palasharp diventerà l’arena dell’Hockey di Milano, ora che la città si è aggiudicata le Olimpiadi invernali del 2026

Di MaTs per Affaritaliani.it Milano

Tramontata (e forse mai presa veramente in considerazione) qualsiasi idea di adibirlo a luogo di culto per la comunità musulmana, nonostante le pressanti richieste, il Palasharp diventerà l’arena dell’Hockey di Milano, ora che la città si è aggiudicata le Olimpiadi invernali del 2026. L’ufficialità è data dal fatto che l’idea è stata inserita nella presentazione di 40 pagine che ha contribuito a convincere il Comitato olimpico internazionale.

Il rifacimento della struttura, che da qualche tempo era abbandonata e diventata rifugio per senzatetto e tossici, sarà condiviso tra pubblico e privato. E’ ancora mistero però sull’investitore privato che già nel gennaio di quest’anno aveva presentato una proposta di fattibilità. Un’offerta fatta spontaneamente dallo stesso privato, che sarebbe un organizzatore di eventi e concerti. L’idea comunque sarebbe stata valutata positivamente dal Comune, se non altro perché affidare la ricostruzione a chi ha già un’idea di come farla, restringerebbe i tempi.

Stando alla timeline presentata al Cio è ora tempo di approvare il progetto nel suo complesso e inserirlo nel piano dei lavori pubblici. Già da luglio infatti sarà indetta la gara per la nomina dell’investitore privato. A quel punto il nome di colui che ha fatto la prima proposta verrà fuori ma si aprirà comunque la possibilità di un confronto con quelle eventuali di altri interessati. Se ne dovesse arrivare una migliore, come sempre avviene per le gare d’appalto, il primo proponente potrà migliorare la sua offerta per renderla più adatta alle nuove esigenze. Palazzo Marino vuole concludere entro dicembre la gara e avere un aggiudicatario per poi chiudere il contratto finanziario entro marzo 2020. A giugno dell’anno prossimo un progettista dovrà presentare un piano finale di ristrutturazione, che dovrà essere approvato dalla conferenza dei servizi. Poi sarà la volta del rilascio dei permessi di costruzione, sempre da parte del Comune, ma i tempi saranno stretti, perché la deadline ipotizzata nel dossier è già agosto 2020. La fase esecutiva dovrà concludersi a novembre, quando il progetto dettagliato dovrà essere approvato dall’Ente erogatore, con l’inizio dei lavori già nel dicembre 2020. Nelle previsioni (e forse speranze) di Palazzo Marino non più di un anno di cantiere, anzi 10 mesi, visto che a settembre 2021 l’imprenditore che prenderà in carico l’appalto dovrà consegnare le chiavi del nuovo Palasharp. Che dovrà entrare in funzione già ad ottobre per ospitare le gare di hockey. A quel punto i milanesi avranno 5 anni interi per appassionarsi allo sport nordico, molto famoso soprattutto in Canada e Stati Uniti, per arrivare preparati su tattica e gioco alle finali olimpiche.








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