Milano
Palazzina crollata a Rescaldina: il tubo del gas è stato aperto manualmente
L'esplosione che sventrò l'edificio risale al marzo del 2018. L'incidente ha provocato un morto e diversi feriti
Palazzina crollata a Rescaldina: il tubo del gas è stato aperto manualmente
La causa dell'esplosione che ha portato al crollo della palazzina a Rescaldina (MI) il 31 marzo 2018 sarebbe un tubo del gas scollegato manualmente nella cucina di Saverio Sidella, 45enne sergente maggiore dell'esercito. Questo è quanto emerso dalla relazione conclusiva dei periti incaricati dalla Procura di Busto Arsizio (VA) di risalire alle cause della deflagrazione, a seguito della quale mori' lo stesso Sidella, rimasero gravemente feriti sua moglie, i suoi bambini ed altre cinque persone. Moglie e marito erano indagati per strage, ma non essendo emersi indizi a carico della donna e non essendovi prove che portassero a piste diverso, la Procura ha chiesto l'archiviazione delle accuse.
Il tubo di erogazione del gas scollegato si trovava nella cucina dei Sidella con le manopole aperte. Nessuna filettatura dei tubi del gas strappata, bruciature sulle medesime ritenute successive alla deflagrazione "portano ad escludere un'azione di sradicamento determinata dall'esplosione e, in generale, l'ipotesi accidentale". Oltre a cio', la presenza di enormi quantita' di gas in quello stesso appartamento, quella mattina, sarebbe documentata dalla lettura del contatore. In nessun altro appartamento o locali comuni della palazzina, sempre stando alla perizia, sono state rinvenute tracce o residui di materiale esplosivo. Al momento dell'esplosione il 45 enne sergente maggiore dell'esercito si trovava in cucina, mentre la sua famiglia dormiva ancora.