Milano
Palazzo Citterio, apertura prevista per l'estate 2020
L'edificio consegnato alla Pinacoteca di Brera secondo il direttore Bradburne non ha ancora i requisiti necessari per essere aperto al pubblico
Palazzo Citterio, apertura prevista per l'estate 2020
Stando alle dichiarazioni del direttore del museo, James Bradburne, l'estate del 2020 potrebbe essere una data ragionevole per l'apertura di Palazzo Citterio, la sede destinata a ospitare le collezioni del Novecento di Brera. Bradburne ha però sottolineato che ci sono diverse variabili che potrebbero allungare i tempi oltre questa scadenza. Da circa un mese Palazzo Citterio e' stato consegnato alla Pinacoteca di Brera.
L'edificio, costruito nel 1764, nel 1972 è stato acquistato dallo Stato per ampliare gli spazi a disposizione della Pinacoteca. Partiti i lavori di restauro con consegna prevista nel 2017, ha poi subito una serie di proroghe. Nell'aprile del 2018, il palazzo e' stato aperto per tre giorni dalla sovrintendenza, ma alcune infiltrazioni hanno portato al ritiro della consegna provvisoria. A marzo 2019, finalmente, la consegna, ma sono ancora molte le questioni da risolvere, come le difficoltà nello spostare nella nuova sede alcune opere e le condizioni climatiche poco idonee a ospitare quadri. L'entrata e le scale sono da ripensare per migliorare la circolazione. In più ci sono problemi di organico: "il nostro e' carente di 30 persone e ne dobbiamo aggiungere altre 30-35, per fortuna il ministro ha detto che assicura che il personale arrivera'" ha commentato Bradburne. Secondo il restyling pensato dal direttore e il progetto di allestimento previsto, il palazzo, a cui si accederà da via Brera 14, avra' all'ingresso opere di Giuseppe Pellizza, Giovanni Segantini e di Gaetano Previati. Al primo piano dipinti della serie Le Fantasie di Mario Mafai (1940-1944) e le collezioni Jesi, Vitali e Mattioli. Nel piano ammezzato ci saranno i 152 dipinti della "Raccolta 8 x 10" di Cesare Zavattini.
A Palazzo Citterio dovrebbe trovare posto anche l'opera "I funerali dell'anarchico Pinelli" di Enrico Baj, di proprieta' della Fondazione Marconi.