Milano

Palazzo Lombardia, presidio studenti anti-DAD. Fontana: "Si va avanti così"

Nonostante presidi e polemiche il governatore lombardo è irremovibile: didattica a distanza al 100% per scuole secondarie di secondo grado

Palazzo Lombardia, presidio studenti anti-DAD. Fontana: "Si va avanti così"

Dopo il primo giorno di ritorno della didattica a distanza in Lombardia, alcune decine di studenti, docenti e genitori insieme all'UdS (Unione degli Studenti) si sono ritrovati sotto il palazzo della Regione per protestare contro Governo, Regione ed Enti Locali in una sorta di 'sciopero della dad'. Durante il presidio, si è tenuta una lezione in piazza con distanze e mascherine. "Oggi siamo qui per ribadire che le responsabilità politiche sono molteplici e se la scuola ora si trova senza sicurezza, diritti e garanzie sul futuro non è colpa del singolo docente che non sa usare Google meet, ma è colpa del governo, della regione, degli enti locali che avevano mesi per progettare una scuola di qualità dentro la pandemia ma che sono stati costretti a dover rinchiudere studenti e docenti dietro uno schermo a circa solo 1 mese e mezzo dall'inizio dell'anno", spiega l'UdS Lombardia in una nota.

Fontana, dal canto suo, è irremovibile: si va avanti con DAD al 100% per le scuole secondarie di secondo grado. "Ringraziamo i dirigenti scolastici della Lombardia per la grande collaborazione messa in campo e per l'impegno dimostrato fin dall'inizio della pandemia. Nel confronto avuto oggi con loro abbiamo condiviso di confermare la linea assunta dalla Regione Lombardia che prevede la didattica a distanza al 100% per le scuole secondarie superiori. Una decisione che, giova sempre ricordarlo, è frutto del confronto quotidiano con i nostri medici e i nostri scienziati, sulla base dei dati riguardanti la diffusione del virus nella nostra regione", dichiara il presidente della Regione Lombardia, che assieme all'assessore all'Istruzione, Melania Rizzoli, ha incontrato oggi il direttore generale dell'Ufficio scolastico regionale per la Lombardia, Augusta Celada, e i dirigenti scolastici provinciali. 







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