Milano

Palme Duomo, Sala: "Solo un pretesto per scatenare attacchi"

Sala: "Le palme di piazza Duomo non possono essere il pretesto per scatenare attacchi"

Palme Duomo: Sala, solo un pretesto per scatenare attacchi

"Le palme di piazza Duomo non possono essere il pretesto per scatenare attacchi che con gli alberi non hanno niente a che vedere". Il sindaco di Milano Giuseppe Sala, in una intervista a Panorama, dice la sua sulle polemiche nate attorno al 'giardino cittadino', sponsorizzato, con regolare bando, dalla multinazionale americana Starbucks che si occupera' della cura del verde per tre anni. Nelle aiule 'incriminate' sono state messe a dimora 41 palme e 31 banani, provocando la reazione del centrodestra che ha parlato di africanizzazione nel cuore della citta'. Una tensione che e' sfociata in un atto vandalico, quando il 18 febbraio scorso un uomo ha tentato di dare fuoco ad alcune piante.

"La questione delle palme - aggiunge il sindaco - ha scatenato commenti che io non credevo avessero piu' cittadinanza nella contemporaneita'. Da una parte torna a fare capolino una vena polemica molto violenta contro le cattive multinazionali che con la forza cieca e brutale della loro ricchezza fanno strame della cultura e dell'identita' di Milano imponendo il gusto loro in ragione dei loro piu' o meno confessabili interessi. Dall'altra si paventa l'arrivo di scimmie, cammelli e esseri del deserto per significare come le povere palme altro non siano che le staffette dell'invasione di un'orda islamica incontrollabile". A questi ultimi Sala ricorda che San Carlo Borromeo scelse proprio una palma come simbolo di 'sapienza e rigenerazione'. "E per converso - conclude - siano tutti certi che se bastassero quattro palme a migliorare l'attrattivita' di Milano verso il sistema delle aziende internazionali o a migliorare la coesione sociale della citta', io stesso ordinerei di piantarne in altri luoghi della citta'".







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