Milano
Paolo Cionini (LEO Pharma): ecco perché abbiamo scelto l'Italia
Paolo Cionini, Vice President Europe South LEO Pharma, spiega come mai l'azienda ha deciso di investire in Italia
Il 19 settembre scorso è stato inaugurato lo stabilimento LEO Pharmadi Segrate, alla presenza di Giulio Gallera, Assessore al Welfare di Regione Lombardia, Paolo Micheli, Sindaco di Segrate, Emanuele Monti, Presidente della III Commissione Sanità e Politiche Sociali di Regione Lombardia, Paolo Cionini, Vice President Europe South LEO Pharma, Erik Vilstrup Lorenzen, Ambasciatore danese in Italia, Lidia Cirillo, Amministratore Delegato LEO Pharma Manufacturing Italy e Paolo Pozzolini, Country Lead di LEO Pharma Italia.
Proprio Paolo Cionini ci ha spiegato come mai l'azienda nordeuropea abbia deciso di investire in Italia
"LEO Pharma decide di investire in Italia nel 2011, ovvero nel periodo più critico per l’economia italiana perché crede nel sistema Paese Italia, nella qualità e nel valore dei prodotti Made in Italy oltre che nella professionalità dei clinici e di tutti gli altri stakeholders. Se a questo si aggiunge che l’Italia è il più grande produttore farmaceutico dell’Unione Europea, è facile capire come ci siamo convinti a non delocalizzare la produzione, come sta accadendo sempre più spesso in ambito farmaceutico, ma al contrario ad investire nel sito produttivo di Segrate perché certi che sul territorio lombardo il sito non solo possa mantenere la sua eccellenza, ma possa migliorarne le prestazioni a favore del paziente".
Dalla sua visuale europea, ed in particolare del sud Europa, quale è il ruolo di Milano e della sua provincia in questo momento in ambito farmaceutico?
"Milano rappresenta un esempio virtuoso a livello europeo in generale e nel farmaceutico in particolare. La mancata aggiudicazione di Ema l’anno scorso, un ruolo per cui questa grande città si era resa pronta dimostrandosi altamente qualificata e ricettiva, non ha fatto altro che spingerla a migliorarsi per continuare a competere con le più importanti città del resto d’Europa rappresentando un benchmark di grande valore che gli altri Paesi ci invidiano".