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Milano
Papalia chiede il silenzio a Buccinasco. Il sindaco: “Noi non stiamo zitti"

È datata 28 luglio la lettera protocollata in Comune (il 7 agosto) da un noto studio di avvocati di Milano e indirizzata al sindaco Rino Pruiti. Il messaggio è molto chiaro. Rocco Papalia chiede il silenzio. Quel Rocco Papalia che tanto ha fatto parlare di sé nella “Platì del Nord”: tornato in libertà dopo 26 anni di carcere, condannato per reati di omicidio, associazione finalizzata al traffico di stupefacenti e sequestro di persone, attualmente è residente a Buccinasco in regime di sorveglianza speciale perché ritenuto ancora “socialmente pericoloso”.  Tramite i suoi avvocati ora chiede il silenzio. Si sente vittima dei media e si appella al sindaco, tanto da indirizzargli una lettera per ricordare di avere precisi doveri da rispettare e, se si comporta da cittadino corretto, di avere anche il diritto “al rispetto di quella sfera di intangibilità che ci rende un Paese – auspicabilmente – civile”. 

“La risposta deve essere chiara – dichiara il sindaco di Buccinasco Rino Pruiti – e non può che essere una: no. Buccinasco non starà in silenzio, Buccinasco non potrà mai considerare Rocco Papalia come un cittadino uguale agli altri, perché lui non lo è. Non possiamo far finta di niente e dimenticarcene, tutt’altro, noi lo vogliamo far sapere a tutti, vogliamo far conoscere la storia della ‘Platì del Nord’, un appellativo che non abbiamo scelto noi e non ci piace ma che non possiamo ignorare”. 
 

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